Il cambiamento climatico è evidente. Le temperature sono in costante aumento e la siccità sta colpendo diverse zone del Mondo che fino ad ora non avevano mai avuto problemi del genere. Anche il tempo nel Nostro Paese non è più quello di una volta: molti eventi atmosferici che si verificano nelle nostre regioni sono del tutto nuovi. Ad esempio, in molti si sono posti una domanda: “Cosa ci dobbiamo aspettare, stanno arrivando veramente i Tornado in Italia?“ Ecco cerchiamo di capire insieme qual è la risposta a questo spaventoso quesito. (Continua a leggere dopo la foto)
Tornado in Italia: il terribile avvertimento gela gli italiani
In meteorologia una tromba d’aria, tornado o tùrbine, è un violento vortice d’aria a scala locale che si origina alla base di un cumulonembo e giunge a toccare il terreno. Le trombe d’aria sono fenomeni meteorologici altamente distruttivi, tra tutti i vortici atmosferici quelli a più alta densità energetica o potenza sprigionata, e nell’area mediterranea rappresentano il fenomeno più violento verificabile sia pure con frequenza non elevata, anche se nel quinquennio 2017-2021 si è passati da una frequenza bassa ad una moderata e dovrebbe ulteriormente aumentare nei prossimi anni, fino a raggiungere una frequenza elevata nel 2050. Sono associati quasi sempre a temporali estremamente violenti, possono percorrere centinaia di chilometri e generare venti anche fino a 500 km/h. Cosa ci dobbiamo aspettare, stanno arrivando veramente i Tornado in Italia? (Continua a leggere dopo la foto)
Cosa accadrà nei prossimi anni nel nostro Paese?
In base ad uno studio condotto dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac), pubblicato su Atmospheric Research, su Meteo.it si legge: “Allo stato attuale non è possibile prevedere con esattezza quando e dove potrà abbattersi un tornado, tuttavia tutti gli studi mettono in evidenza una tendenza ad una sempre maggiore frequenza sul litorale laziale, sulla pianura padana e sulla Puglia in concomitanza dei temporali estivi e della prima parte dell’autunno. Pertanto dopo periodi particolarmente caldi come quello che stiamo vivendo ora e con tanta energia in gioco, è possibile una maggiore probabilità di questi fenomeni associati a temporali, nubifragi e grandine”.