Il famoso virologo Massimo Galli, in prima linea nella lotta contro il Covid-19, in un’intervista rilasciata a La7 si è lasciato andare ad una triste confessione: “Mi manca poco“. Le sue dichiarazioni hanno sorpreso il pubblico, nessuno infatti si aspettava queste parole. In questo articolo vi riportiamo le sue parole. (Continua dopo la foto…)
Massimo Galli, triste confessione in televisione
Massimo Galli è un medico e docente nato a Milano l’11 luglio 1951. Si è diplomato al liceo scientifico a Milano e si è laureato con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Milano. È un primario di malattie infettive all’ospedale Luigi Sacco di Milano ed è docente all’Università degli Studi di Milano. È stato un punto di riferimento a livello internazionale nella lotta contro l’Aids. Negli ultimi anni è stato anche un punto di riferimento nella lotta contro il Covid-19. Nel 2020 ha contribuito alla ricerca del vaccino anti-Covid. Durante la pandemia ha ottenuto notorietà nazionale in qualità di opinionista televisivo. Galli, infatti, è stato ospite in diverse trasmissione televisive per trattare il tema della pandemia di Covid-19.
Di recente, proprio in un’intervista rilasciata a La7, Galli si è lasciato andare ad una triste confessione che ha colpito il pubblico. “Mi manca poco“, ha dichiarato il famoso virologo. Le sue parole hanno spiazzato i telespettatori. Nessuno infatti se le sarebbe aspettate.
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Le parole di Massimo Galli
In un’intervista rilasciata a La7, Massimo Galli si è lasciato andare ad una triste confessione: “Come i professori universitari terminano di lavorare in questo periodo dell’anno, con la fine dell’anno accademico, compiuti i 70 anni, anche per me sarà così”. Il medico e docente ha dichiarato di terminare il servizio il 31 ottobre, ad Halloween. Galli dunque terminerà il suo lavoro all’Università degli Studi di Milano, ma ha aggiunto che non finirà di lavorare del tutto: “Ho appena finito un intervento ad un congresso, e alla domanda su cosa avrei fatto da grande, ho risposto che avrei continuato a lavorare come ho sempre fatto. Avrò altre funzioni e altre mansioni dal punto di vista strettamente organizzativo”.