Un inseguimento che sarebbe potuto finire in tragedia. Un 23enne di origine magrebina è fuggito a 200 all’ora dai carabinieri e ha rischiato di morire quando la sua auto ha terminato la sua folle corsa infilzata da guardrail. L’uomo ha ignorato due semafori rossi e ha percorso una rotonda contromano. Ne è uscito miracolosamente illeso. I fatti si sono svolti nella notte tra lunedì e martedì a Illasi, nel Veronese. (continua a leggere dopo le foto)
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Fugge dai carabinieri a 200 km/h: l’auto finisce infilzata da un guardrail
Una corsa spericolata, assurda. Un ragazzo è fuggito a 200 km all’ora dai carabinieri e ha rischiato di morire quando la sua auto ha terminato la propria corsa infilzandosi in un guardrail. Tutto ha avuto inizio quando il giovane ha incrociato una pattuglia all’altezza di Illasi, comune in provincia di Verona. Ne è scaturito un inseguimento terminato nel comune di Arcole. Il 23enne, alla guida di una Audi A3 di proprietà di un parente, dopo aver ignorato due semafori rossi e impegnato una rotonda contromano, ha perso il controllo del mezzo, finendo violentemente contro un guardrail. Miracolosamente ne è uscito illeso, come raccontano i principali media. Senza neanche un graffio, per fortuna. (continua a leggere dopo le foto)
Corsa spericolata
Il 23enne, residente nell’Est Veronese, è stato soccorso e identificato, per poi essere arrestato dai militari della Stazione di Illasi, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di San Bonifacio, intervenuti in ausilio, perché ritenuto responsabile del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Come riferisce «Leggo», il giorno stesso, il Giudice Monocratico del Tribunale di Verona, dopo aver convalidato l’arresto, ne ha disposto la scarcerazione, in attesa del processo fissato per il prossimo mese di ottobre. (continua a leggere dopo le foto)
L’uomo non ha dato alcuna giustificazione alle forze dell’ordine
Stando a quanto riferito da «Fanpage» il 23enne di origine magrebina non ha fornito alcuna spiegazione ai carabinieri per quanto accaduto né giustificazione per il suo comportamento. Toccherà ora alle forze dell’ordine far luce sui fatti. Leggi anche l’articolo —> Terrore in spiaggia, l’aereo sfiora i bagnanti durante l’atterraggio: le immagini da brividi