Il commento della diocesi è affidato a una frase contenuta nella nota ufficiale firmata da don Franco Giudice, vicario del vescovo per il clero: «Solo il Signore, Colui che “scruta e conosce” ciascuno di noi, sa comprendere i misteri più impenetrabili dell’animo umano». Lunedì 7 luglio si terrà, presso la collegiata San Vittore di Cannobio, la veglia di preghiera. Martedì 8 luglio alle 10.30, sempre in collegiata, il vescovo Franco Giulio Brambilla presiederà i funerali. La salma verrà poi tumulata nel cimitero di Grignasco dove vivono i genitori che, ora, stanno cercando di capire che cosa abbia spinto il sacerdote a un passo così estremo.
A Dio caro Matteo.https://t.co/Wy2TGA8Yrv
— Marco Vitale🇻🇦🇮🇹🇪🇺 (@donMarcoVitale) July 5, 2025
Una preghiera per te 🕯️ pic.twitter.com/1qipIRhnd7
Il motivo del gesto disperato
Una parrocchiana, in queste ore, ha scritto un post sulla pagina facebook del sacerdote, svelando una conversazione che lasciava presagire un disagio nascosto «Caro don Matteo – ha scritto Maria Grazia – la tua Mergreise come mi chiamavi tu, è rimasta basita dalla notizia che tu te ne sei andavo via senza fare rumore. Sì, tu eri così riservato, gentile pieno d’amore. Ma ricordo l’ ultima confessione riguardo ad una morte che aveva colpito la nostra parrocchia un gesto estremo. E tu mi dicesti: Nessuno sa l’inferno che uno ha dentro per arrivare a un gesto estremo. Queste tue parole mi hanno martellato. Non bisogna giudicare e questo farò, ma ti stringo forte come facevo quando posavi la tua testa sulla mia spalla. Spero, don Matteo, spero tu abbia trovato la pace tra le braccia di Dio che amavi molto. Ti voglio bene, ricordalo e proteggici da lassù».