Un vip ha fatto una rivelazione inattesa a “Storie Italiane”: Klaus Davi ha voluto fare coming out. Il famoso opinionista ha raccontato della sua infanzia e adolescenza difficili a Eleonora Daniele. Da bambino reagiva sempre alla violenza dei bulli. “Ovviamente era tutto sbagliato”, ammette oggi Klaus.


“Storie Italiane”, Klaus Davi fa coming out
Klaus Davi è uno degli opinionisti più famosi della Tv. Lo abbiamo visto spesso al fianco di Massimo Giletti, ma anche di programmi non politici e molto più leggeri, come quelli di gossip o di Simona Ventura, ad esempio. L’uomo ha scelto di fare coming out solo ora, all’età di 55 anni, e lo ha fatto a “Storie Italiane”. Il giornalista e scrittore ha raccontato di aver subito gli attacchi da parte di bulli quando era piccolo. “Devo fare un coming out a Storie Italiane. Anche io da piccolo ho subito minacce, aggressioni, ma dirò una cosa politically scorretta, quando mi menavano io rispondevo”.
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Klaus Davi, il racconto di un’infanzia difficile
“Mi spiace dover dire queste cose, ma io reagivo. Io non porgevo l’altra guancia, più che seguire il Vangelo seguivo l’Antico Testamento e rispondevo per le rime. Io questa storia del gay-vittima non l’ho mai tollerata. Non mi ci riconosco. Vissi la mia infanzia in Svizzera e poi in Belgio, non sempre erano rose e fiori”. A Klaus non piaceva passare da vittima e preferiva reagire alle aggressioni, ma con il passare del tempo ha capito che non era l’atteggiamento giusto. “Per capirci se mi picchiavano, mi difendevo e menavo anche io. Parliamo delle elementari e del ginnasio alla scuola europea. Non ero uno che porgeva l’altra guancia. Ovviamente era tutto sbagliato, sia l’aggressione che la contro-aggressione. Ma allora ragionavo così. Sono sempre stato di scorza dura”.
Poi iniziò la sua carriera professionale e anche lì dovette fare i conti con i pregiudizi delle persone. “Fui eletto in consiglio comunale contro tutte le previsioni. Con molto tatto qualcuno mi chiedeva ‘ma è vero che sei gay?’ e io rispondevo ‘sì, ma anche noi gay abbiamo le palle!”.