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“Tagadà”, accusa gravissima di Elsa Fornero a Salvini: “Sotto casa di mia mamma!” (VIDEO)

Elsa Fornero durante un collegamento televisivo

“Sotto casa di mia mamma!”. L’accusa gravissima di Elsa Fornero a Salvini – Lo scontro tra Elsa Fornero e Matteo Salvini torna al centro della scena pubblica, riaccendendo il dibattito sulle pensioni, sulle promesse elettorali e sui toni della politica italiana. Nel corso di una recente puntata di Tagadà, in onda su La7, l’ex ministra del Lavoro ha rivolto al leader della Lega accuse particolarmente dure, sia sul piano tecnico sia su quello personale.

“Sotto casa di mia mamma!”. L’accusa gravissima di Elsa Fornero a Salvini

Nel suo intervento televisivo, la professoressa Elsa Fornero ha definito Matteo Salvini «ignorante e in malafede», contestando la linea del Carroccio in materia di riforme previdenziali. Secondo l’economista, la comunicazione del segretario leghista sulle pensioni si baserebbe su slogan e promesse prive di fondamento, più orientate al consenso immediato che alla sostenibilità dei conti pubblici. L’ex ministra ha ricordato come il tema delle pensioni sia storicamente uno dei più sensibili per l’opinione pubblica italiana, e come proprio per questo venga spesso utilizzato per alimentare aspettative difficili da realizzare. In questo contesto, le dichiarazioni pronunciate in studio hanno assunto un carattere fortemente polemico, riproponendo una contrapposizione che affonda le radici negli anni successivi alla riforma approvata durante il governo Monti.

Nel corso del dibattito, Fornero ha intrecciato considerazioni tecniche e richiami al passato, ribadendo che, a suo giudizio, le proposte avanzate da Salvini in campagna elettorale e nelle successive fasi parlamentari avrebbero alimentato un clima di attesa irrealistica, difficile da conciliare con i vincoli di bilancio e con la tenuta del sistema previdenziale nel lungo periodo.

Elsa Fornero e Matteo Salvini a confronto in un dibattito politico
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini durante un intervento pubblico

Pensioni, sostenibilità e promesse considerate irrealistiche

Entrando nel merito delle politiche previdenziali, Elsa Fornero ha contestato a Matteo Salvini la continua riproposizione di misure che, a suo avviso, non sarebbero attuabili nella forma in cui vengono presentate. L’ex ministra ha parlato di «promesse irrealizzabili per ignoranza e malafede», espressione con cui ha sintetizzato la propria valutazione sulle proposte avanzate dalla Lega in materia di pensioni.

Il riferimento è a interventi che riguardano l’età di uscita dal lavoro, la flessibilità in uscita, i meccanismi di calcolo degli assegni e la copertura finanziaria delle misure. Secondo Fornero, molte di queste iniziative sarebbero difficilmente compatibili con l’assetto complessivo del sistema di welfare italiano e con gli impegni assunti dallo Stato in sede europea, specialmente sul fronte della sostenibilità del debito pubblico. Fornero ha sottolineato che il sistema delle pensioni è strutturalmente delicato perché legato a fattori demografici, all’andamento del mercato del lavoro, ai livelli salariali e alla crescita economica. In assenza di riforme coerenti e di un quadro finanziario stabile, promesse di uscite anticipate di massa o di incrementi significativi degli assegni, non accompagnate da adeguate coperture, rischierebbero di compromettere l’equilibrio complessivo del sistema. Secondo l’ex ministra del Lavoro, la narrazione politica che si concentra su slogan semplici e immediati, come l’abolizione di determinate riforme o l’introduzione di finestre di pensionamento particolarmente generose, contribuisce a generare un clima di aspettativa che spesso non trova riscontro nella realtà delle leggi approvate o delle risorse effettivamente disponibili. In questo modo si rischia, secondo Fornero, di minare la fiducia dei cittadini non solo nei confronti di chi governa, ma più in generale verso le istituzioni.

Il richiamo all’episodio sotto casa della madre

La parte più tesa dell’intervento è arrivata quando Elsa Fornero ha rievocato un episodio avvenuto negli anni scorsi, collegato a un’iniziativa di protesta organizzata da Matteo Salvini sotto l’abitazione di sua madre. Ripercorrendo quel momento, la professoressa ha usato parole particolarmente dure, arrivando a definire il leader leghista «squadrista quando andò sotto casa di mia mamma». Questo riferimento ha spostato il confronto da un piano prevalentemente tecnico a uno fortemente simbolico e personale. Fornero ha associato quell’episodio a una forma di pressione ritenuta incompatibile con il confronto democratico, sottolineando implicitamente il rischio di confondere la legittima critica politica con azioni percepite come intimidatorie. Nel prosieguo del suo intervento televisivo, l’ex ministra ha rivolto una domanda retorica che ha ulteriormente acceso il dibattito: «Farà lo stesso con quella di Meloni?». Con questa frase, Fornero ha collegato l’episodio del passato al contesto attuale, chiamando in causa anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e suggerendo una riflessione più ampia sui metodi usati nel confronto politico.

Il richiamo a quella manifestazione, avvenuta in un momento in cui la figura di Elsa Fornero era al centro di critiche e contestazioni per la riforma delle pensioni, ha riaperto una pagina della storia politica recente, riproponendo il tema dei limiti entro cui dovrebbe svolgersi la dialettica tra maggioranza, opposizione e singoli esponenti istituzionali.

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