News Tv. Le polemiche non finiscono e Sanremo, dopo una settimana dal suo debutto fa ancora parte delle testate dei maggiori giornali italiani. Ora nell’occhio del ciclone c’è ancora Amadeus ma anche Chiara Ferragni. I due sarebbero nei guai, infatti l’Agcom vuole indagare su di loro.
Amadeus e Chiara Ferragni nei guai dopo Sanremo
Ecco che Amadeus e Chiara Ferragni sono ancora sulla bocca i tutti nonostante il Festival di Sanremo sia finito, i due saranno sottoposti ad indagini da parte dell’Agcom. L’autorità ha infatti posto il tema delle possibili violazioni normative legate alla pubblicità occulta di profili social sulla piattaforma Instagram all’ordine del giorno del consiglio in programma mercoledì prossimo, il 22 febbraio. Ma non è tutto, Agcom vuole anche fare chiarezza su eventuali violazioni della normativa sulla tutela dei minori per i casi che hanno coinvolto Blanco, Rosa Chemical e Fedez, con una verifica del rispetto delle norme presenti nel Tusma, nel contratto di servizio della Rai e nel Codice di autoregolamentazione delle tv.
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“Soggetti a verifiche”
Come ben si è potuto vedere, nel corso della prima puntata del Festival, la co-conduttrice Chiara Ferragni ha lanciato l’account Instagram personale di Amadeus arrivato in pochi giorni a quota 1,8 milioni di follower. Nel corso di tutto il Festival tra l’altro, Instagram è stato in più occasioni protagonista dello spettacolo con le dirette lanciate dal conduttore sul palco. Agcom vuole dunque capire se sia stata violata la normativa sulla pubblicità occulta a vantaggio dei profili social sulla piattaforma di Meta. La richiesta di chiarimenti da parte dei giornalisti sulla presenza di Instagram al Festival è emersa nella conferenza di chiusura di Sanremo. «Avere Chiara Ferragni e non parlare di Instagram era difficile, ci sono state delle idee editoriali», ha risposto in quell’occasione Gian Paolo Tagliavia, a.d. della concessionaria Rai Pubblicità.
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“Laddove ci dovesse essere una collaborazione continuativa ci sarebbe un’apertura anche ad aspetti commerciali, ma quest’anno c’è stata una specificità editoriale che andava rispettata. Noi non abbiamo visto scritte in sovraimpressione, non è stato comunicato che una pubblicità fosse una pubblicità. Quindi se verrà fatto un esposto, verificheremo se si tratta effettivamente di pubblicità mascherata”
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