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Amadeus, la notizia manda il pubblico in delirio: cosa succede

Amadeus verso il ritorno in Rai? Il retroscena su Fiorello e l'ipotesi Sanremo 2027

Amadeus torna in Rai? Le indiscrezioni

Le voci di corridoio riguardano un possibile rientro di Amadeus nel perimetro del servizio pubblico. Fonti di settore riportano come l’ipotesi di un nuovo accordo tra il conduttore e la Rai sia ormai oggetto di valutazioni concrete, nonostante l’assenza, al momento, di note ufficiali o comunicazioni formali da parte delle parti coinvolte.

Secondo quanto riportano diverse testate e siti specializzati, questo quadro avrebbe favorito l’apertura di un dialogo tra i vertici di Viale Mazzini e la dirigenza di Warner Bros. Discovery per valutare un’eventuale risoluzione anticipata del rapporto. L’ipotesi al vaglio sarebbe quella di una formula che consenta al conduttore di rientrare gradualmente nel sistema Rai, nel rispetto degli impegni contrattuali e delle tempistiche previste dagli accordi in essere. Le trattative, descritte come complesse e articolate, coinvolgerebbero sia il profilo economico sia quello editoriale, con particolare attenzione alla definizione dei futuri spazi in palinsesto.

Al centro del confronto vi sarebbe la possibilità di riportare Amadeus in una posizione di primo piano sulla rete ammiraglia, con progetti di prime time capaci di valorizzare la sua esperienza nella conduzione di grandi eventi, game show e varietà familiari. In quest’ottica, il ruolo del conduttore verrebbe ripensato non solo in funzione di un singolo programma, ma come parte di una strategia più ampia finalizzata a consolidare l’offerta generalista della tv pubblica in una fase di forte concorrenza tra broadcaster tradizionali e piattaforme digitali.

Il ruolo di Fiorello nella possibile operazione di rientro

Nel quadro di questa possibile ricomposizione dei rapporti tra Amadeus e la Rai, la figura di Fiorello viene indicata da più fonti come decisiva. Secondo le ricostruzioni circolate in questi giorni, lo showman siciliano starebbe svolgendo un ruolo di mediatore informale tra il conduttore e i vertici del servizio pubblico, mantenendo un dialogo costante con l’amico e con l’azienda. Il legame professionale e umano tra i due, rafforzato negli anni delle edizioni record del Festival di Sanremo, viene percepito internamente come un valore aggiunto per qualsiasi ipotesi di nuova collaborazione.

Fiorello, che negli ultimi anni ha affiancato Amadeus in numerosi progetti televisivi e radiofonici, è stato spesso considerato una risorsa strategica per il rilancio di format e fasce orarie ritenute complesse. La loro intesa, costruita su registri differenti ma complementari, ha contribuito a definire uno stile riconoscibile di intrattenimento generalista, in grado di attirare pubblici trasversali per età e gusti. In questo contesto, il possibile ritorno della coppia sulle reti Rai viene valutato come un’opportunità per rafforzare la competitività dell’offerta in una fase di trasformazione del mercato televisivo.

Le indiscrezioni descrivono Fiorello come il principale sostenitore di un nuovo progetto che vedrebbe Amadeus di nuovo protagonista in Rai, con un ruolo calibrato sulle esigenze attuali del palinsesto. L’idea sarebbe quella di ricreare un contesto produttivo in cui il conduttore possa esprimersi con la massima libertà creativa, supportato dalla presenza dello showman siciliano in forma stabile o con partecipazioni mirate. Una soluzione di questo tipo permetterebbe all’azienda di valorizzare un marchio riconoscibile e consolidato, riducendo al contempo i rischi legati al lancio di volti completamente nuovi in fasce orarie strategiche.

Parallelamente, l’eventuale rientro di Amadeus potrebbe essere accompagnato da una revisione di alcuni spazi di intrattenimento su Rai 1 e sulle altre reti generaliste, con l’obiettivo di aggiornare format già noti al pubblico o di introdurre nuove produzioni coerenti con il profilo editoriale del conduttore. In questo scenario, la presenza di Fiorello verrebbe modulata in funzione dei singoli progetti, mantenendo però al centro la coppia che ha caratterizzato gli anni più recenti del grande spettacolo Rai.

Le performance sul Nove e le valutazioni di Discovery

Alla base delle attuali riflessioni sul futuro di Amadeus vi sarebbero i dati di ascolto registrati nella stagione in corso sul canale Nove. L’arrivo del conduttore nel 2024 era stato accompagnato da un’ampia copertura mediatica e dalla previsione di risultati in grado di segnare un salto di qualità per la rete, sia sul fronte delle share sia in termini di percezione presso il grande pubblico. Tuttavia, le medie ottenute dai programmi in palinsesto non avrebbero soddisfatto pienamente le aspettative del gruppo americano.

Come riportato da diverse analisi auditel, nonostante il lancio di più format e una promozione intensa, il momento di massimo riscontro sarebbe stato raggiunto con la riproposizione de La Corrida, che avrebbe toccato un picco intorno al 4,2% di share. Un dato considerato insufficiente se rapportato all’entità dell’investimento economico e all’importanza strategica attribuita alla presenza di Amadeus nella fase di consolidamento del marchio Nove. In un contesto estremamente competitivo, dominato da grandi eventi in chiaro e dall’offerta delle piattaforme streaming, questi numeri hanno aperto una riflessione interna sulla sostenibilità del progetto nel medio periodo.

In base a quanto riportano osservatori e commentatori televisivi, i vertici di Discovery non sembrerebbero orientati a ostacolare con decisione una possibile uscita anticipata del conduttore, qualora dovesse emergere un accordo soddisfacente per tutte le parti. Il clima descritto è quello di una reciproca presa d’atto: da un lato, la rete non avrebbe ottenuto il rafforzamento auspicato; dall’altro, Amadeus si troverebbe a operare in un contesto editoriale diverso rispetto alla tradizionale televisione generalista, con una platea potenziale meno ampia rispetto a quella raggiungibile sulle reti Rai.

Questa situazione potrebbe dunque tradursi, nei prossimi mesi, in una rinegoziazione degli impegni o in una progressiva riduzione del perimetro dei progetti in capo al conduttore sul Nove, facilitando così l’eventuale avvio di nuove collaborazioni con altri soggetti. Eventuali decisioni dovranno comunque tenere conto delle tempistiche contrattuali e delle esigenze di programmazione già fissate dai palinsesti, in particolare per quanto riguarda le stagioni televisive 2025 e 2026.

Orizzonte 2027: il possibile ritorno a Sanremo

Uno degli elementi che rendono particolarmente rilevante l’ipotesi di un ritorno di Amadeus in Rai riguarda il nodo del Festival di Sanremo a partire dal 2027. In base alle ricostruzioni diffuse da vari organi di stampa, quell’anno coinciderebbe con la conclusione del mandato di Carlo Conti come direttore artistico della kermesse ligure, aprendo così la strada a nuove valutazioni sui futuri assetti del principale evento musicale italiano. In questa prospettiva di medio termine, il nome di Amadeus torna a essere uno dei più citati.

Nei mesi precedenti si era parlato con insistenza della possibile ascesa di Stefano De Martino, dato in forte crescita nelle quotazioni interne come possibile conduttore di punta del prossimo ciclo sanremese. Tuttavia, il quadro che si delinea oggi sembra includere nuovamente in posizione centrale la cosiddetta “vecchia guardia”, rappresentata proprio da Amadeus, che ha firmato alcune delle edizioni più seguite nella storia recente del Festival. La dirigenza Rai starebbe quindi valutando, in modo prudente e basato sui risultati delle passate stagioni, quale assetto possa garantire il miglior equilibrio tra continuità e rinnovamento.

In quest’ottica, il possibile ritorno della coppia formata da Amadeus e Fiorello sul palco del Teatro Ariston viene analizzato come una soluzione in grado di assicurare un elevato livello di affidabilità in termini di ascolti e gradimento. Il modello di intrattenimento già sperimentato, caratterizzato da una combinazione di musica, spettacolo e momenti di leggerezza, ha infatti permesso alla Rai di ottenere risultati record in più edizioni consecutive, intercettando un pubblico molto ampio e diversificato.

Va sottolineato, tuttavia, che qualsiasi decisione sul futuro di Sanremo 2027 dovrà essere presa tenendo conto di una pluralità di fattori: l’evoluzione del mercato pubblicitario, la strategia complessiva del servizio pubblico per i grandi eventi, l’eventuale esigenza di aprire la kermesse a nuovi linguaggi e nuovi protagonisti. In questo contesto, il nome di Amadeus rappresenta una delle opzioni sul tavolo, forte di un curriculum consolidato, ma inserita all’interno di un ventaglio di possibili soluzioni che l’azienda dovrà valutare con attenzione nei prossimi anni.

Progetti oltre Sanremo e impatto sul palinsesto Rai

L’eventuale rientro di Amadeus in Rai non si limiterebbe, comunque, all’orizzonte del Festival di Sanremo. Le indiscrezioni parlano di una riflessione più ampia sui futuri assetti del prime time e dell’access prime time della rete ammiraglia e, in parte, delle altre reti generaliste. In questa prospettiva, il conduttore potrebbe tornare a essere protagonista di format di intrattenimento familiare, quiz serali e grandi eventi speciali, settori in cui ha maturato una lunga esperienza e ottenuto ottimi risultati in termini di ascolti e fidelizzazione del pubblico.

Tra le ipotesi allo studio, si menzionano la possibile ideazione di nuovi giochi a premi in fascia preserale, la conduzione di serate-evento legate a ricorrenze o celebrazioni istituzionali e la partecipazione a progetti legati alla promozione della musica italiana e dei giovani artisti emergenti. La scelta di valorizzare nuovamente una figura di forte riconoscibilità come Amadeus risponderebbe all’esigenza di rafforzare la competitività della tv generalista in una fase in cui l’offerta audiovisiva è sempre più frammentata tra lineare, on demand e streaming.

Per la Rai, una decisione di questo tipo comporterebbe anche una ridefinizione delle gerarchie interne tra i conduttori di punta, con ripercussioni sulla collocazione oraria di alcuni programmi già in palinsesto e sull’eventuale lancio di nuovi volti. Le prossime stagioni televisive potrebbero quindi vedere una compresenza di figure storiche e di nuovi protagonisti, in un equilibrio che dovrà essere costruito con attenzione per evitare sovrapposizioni e dispersioni di pubblico.

Nel complesso, il dossier relativo al futuro di Amadeus si presenta come uno dei più rilevanti per il panorama televisivo italiano dei prossimi anni. Le trattative in corso, le valutazioni sugli ascolti, il peso strategico di eventi come Sanremo 2027 e la necessità di coniugare tradizione e innovazione renderanno le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi particolarmente significative per l’intero sistema dell’intrattenimento generalista.

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