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Balzo importante: il sondaggio di Mannheimer a La7, il partito che cresce senza sosta

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, durante un comizio

Sondaggio Mannheimer: Fratelli d’Italia guida la crescita, centrosinistra in affanno

Secondo i dati illustrati da Renato Mannheimer, Fratelli d’Italia rafforza ulteriormente la propria leadership, salendo al 31,1% grazie a un incremento dello 0,4% nelle ultime due settimane. Il Partito democratico rimane stabile, guadagnando solo lo 0,1% e fermandosi al 22,2%. La forbice tra i due partiti principali si amplia, sottolineando la difficoltà del centrosinistra nel colmare il gap con la forza di governo.

Dietro questo duello a distanza, si muovono le altre formazioni. Il Movimento 5 Stelle perde lo 0,3%, scendendo al 12,6%. Forza Italia arretra dall’8,7% all’8,2%, mentre la Lega di Matteo Salvini registra un calo dello 0,2%, fermandosi al 7,9%. In controtendenza, invece, Alleanza Verdi e Sinistra Italiana segna un +0,2%, attestandosi al 6,9%. Una progressione lenta ma costante che rafforza la loro presenza tra le liste progressiste.

La situazione dei partiti minori

Guardando ai partiti minori, Azione scende al 3,2% (in calo dal 3,4%), mentre Italia Viva cresce al 2,5%. +Europa si attesta all’1,4% (-0,1) e Noi Moderati sale all’1,2% (+0,1). La distribuzione dei consensi mostra un quadro in cui solo alcune forze riescono a guadagnare terreno, mentre altre faticano a superare la soglia di visibilità mediatica e parlamentare.

Analisi dei dati: le cause del distacco e le prospettive per le coalizioni

Il rafforzamento di Fratelli d’Italia non è un fenomeno isolato: si inserisce in una tendenza che vede il partito di Governo consolidare la propria base elettorale grazie a una strategia comunicativa incisiva e a una presenza costante sui temi chiave dell’agenda pubblica. Il dato del 31,1% rappresenta non solo un record annuale, ma anche un segnale di solidità che potrebbe incidere sulle scelte strategiche della maggioranza nei prossimi mesi.

Centrosinistra e le difficoltà a riempire il gap elettorale

Il Partito Democratico, sebbene stabile, non riesce a ridurre il divario, segno di una difficoltà strutturale nel recuperare consensi fuori dall’elettorato tradizionale. Il centrosinistra, dopo la stagione delle Regionali, sperava in un’inversione di tendenza che, alla luce dei numeri, appare oggi più complessa. Anche il Movimento 5 Stelle si conferma in calo, penalizzato da una perdita progressiva di appeal e dalla concorrenza al centro dello schieramento.

Tra le formazioni minori, si registra una polarizzazione: da un lato, chi riesce a mantenere o accrescere la propria quota, come Italia Viva e Alleanza Verdi e Sinistra; dall’altro, realtà che rischiano la marginalizzazione politica, come Azione e +Europa, ferme su valori che non garantiscono la soglia di rappresentanza.

Nel complesso, il quadro che emerge dal sondaggio di Mannheimer restituisce l’immagine di un sistema politico in cui il consolidamento delle posizioni è la cifra dominante. Le distanze tra i blocchi appaiono destinate a persistere, almeno nel breve periodo, con la maggioranza che rafforza la propria centralità e l’opposizione chiamata a ripensare strategie e alleanze.

Implicazioni per il 2026: quale scenario si prospetta?

Con la fine dell’anno alle porte, l’attenzione degli analisti si concentra sulle possibili evoluzioni in vista del 2026. L’ampio vantaggio di Fratelli d’Italia rappresenta una base solida per affrontare le future sfide di governo, ma al tempo stesso impone una riflessione su come mantenere compatta la coalizione e rispondere alle istanze sociali emergenti.

Per il centrosinistra, la sfida più grande resta quella di recuperare terreno attraverso nuove proposte e una leadership capace di riconnettersi con l’elettorato. Il rischio, altrimenti, è quello di assistere a un ulteriore allargamento della forbice, con conseguenze importanti sia sul piano nazionale sia su quello locale.

I sondaggi, come sempre, rappresentano un’istantanea, ma la loro forza sta nel segnalare le tendenze di fondo. Il sondaggio Mannheimer a La7, con i suoi dati e le sue conferme, si candida a rimanere un riferimento per comprendere le dinamiche politiche italiane nel passaggio tra il 2025 e il 2026.

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