Rupert Everett e l’omofobia: “Serve vigilanza e coraggio”
Non è la prima volta che Everett parla apertamente di omofobia. Nel 2018, durante la presentazione romana del suo film The Happy Prince, aveva denunciato la discriminazione ancora presente in molti paesi: «Ancora oggi gli omosessuali vengono perseguitati in Russia, Cina e India, e anche in Italia e Gran Bretagna la loro situazione non è affatto buona. C’è una rinnovata fobia contro i gay: bisogna restare vigili e attivi».

«Oggi tutto è politicizzato», lo sfogo duro di Ruper Everett
Più di recente, lo scorso luglio, Everett è tornato in Italia per la rassegna di cinema di Maratea, mostrando però un cauto ottimismo. «Le cose sono cambiate, c’è meno stigma e questo apre a tutti più possibilità», ha detto l’attore, pur riconoscendo che «c’è ancora lavoro da fare». E con la consueta ironia ha aggiunto: «Oggi tutto è politicizzato: l’eterosessualità è politica, l’omosessualità è politica, il Me Too è politica, la razza è politica. Ma sono fiducioso: cambierà, e cambierà in meglio».
Una certezza, intanto, c’è: Francesca Fagnani ha fatto centro ancora una volta. Belve si prepara a tornare più graffiante che mai, pronta a far parlare e discutere ancora una volta tutta l’Italia televisiva.