Le parole dell’attore sul suo personaggio
Beppe Fiorello torna in tv su Canale 5 con I fratelli Corsaro. Quattro puntate, prodotte da CAMFILM, tratte dai romanzi gialli di Salvo Toscano, ambientate in una Palermo bellissima. Fiorello interpreta Fabrizio, giornalista di cronaca nera, mentre Paolo Briguglia è Roberto, noto avvocato penalista. Le loro vite private si intrecciano con inchieste, colpi di scena, delitti e misteri da risolvere. I punti di forza sono la diversità caratteriale dei due fratelli e l’affetto che li lega nonostante i continui scontri e battibecchi. (Continua a leggere dopo le foto)
Sul suo personaggio, Beppe Fiorello, alle pagine de La Stampa ha dichiarato di essersi ispirato ad un suo cugino: “A mio cugino Antonio. Da giovane era come il mio personaggio, un “femminaro” si dice in Sicilia. Aveva una simpatica sfrontatezza e, per noi, all’epoca, era un idolo. Sembrava John Travolta nella Febbre del Sabato sera, maglietta attillata, jeans a zampa di elefante, occhiali a specchio a goccia. Lo chiamavano lo “sceriffo” perché girava su una Moto Guzzi che ricordava le moto della polizia americana degli anni ’80. Quando passava a Taormina le turiste cadevano ai suoi piedi. Ci portava sempre donne pazzesche, lasciandoci a bocca aperta”.
Poi ha aggiunto: “Mi sono divertito a proporre un personaggio imperfetto, donnaiolo, ombroso, continuamente in moto ondoso. Non è uno con la schiena dritta, monolitico. Fabrizio può essere antipatico, respingente e subito dopo può emozionarti. Nella fiction a volte sono un po’ cinico, strafottente con mio fratello, lo punzecchio e questa parte è stata liberatoria”.