“Quarta Repubblica”, bufera su Bruno Vespa: il video
Tanti gli attacchi a Bruno Vespa, raccolti da “Caffeina Magazine”: “La Costituzione Italiana vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista. Per il reato di ricostituzione del partito fascista è sufficiente l’ostentazione di idee e simboli nazifascisti, non essendo richiesto l’uso della violenza. Sentenza Corte Cassazione n.10569/2021”, ha ricordato un utente. Un altro ha tuonato scrivendo: “I fascisti sono la vergogna della nostra storia, non manifestano, infestano la società con la propria grettezza”. (continua a leggere dopo le foto)
Ci sarà una replica da parte del diretto interessato?
“Come La Russa ed altri, anche Vespa non ha ancora accettato la fine di un’epoca tristissima tramontata per sempre il 1° gennaio 1948”, ha osservato un utente. E ancora: “No, il fascismo è reato”, “L’apologia del fascismo, nell’ordinamento giuridico italiano, è un reato previsto dall’art. 4 della legge Scelba attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Studiate”, “No. I fascisti sono fuorilegge, la costituzione non li permette più. Sii fascista nel tuo silenzio ma l’apologista fascista è reato”. Avrà letto Bruno Vespa tutti questi commenti al veleno? In passato il giornalista ha fatto capire di non badare molto ai post sui social.