Il nuovo sondaggio Swg per il Tg La7 del 15 dicembre 2025
Dai dati emerge un quadro in cui la forza guidata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni mostra un leggero arretramento rispetto alle settimane precedenti, pur mantenendo una posizione nettamente prevalente nel sistema dei partiti. In parallelo, il partito di Elly Schlein registra un incremento dei consensi, interrompendo una fase di flessione e avvicinandosi alla soglia dei ventitré punti percentuali.
Gli altri partiti
Il Movimento 5 Stelle, sotto la guida di Giuseppe Conte, fa invece segnare un calo che conferma le difficoltà di consolidamento del proprio elettorato. Sul fronte del centrodestra, Lega e Forza Italia mantengono una dinamica di tenuta o lieve crescita, contribuendo a rafforzare complessivamente l’area di governo.
Completano il quadro i partiti di area ecologista e di sinistra radicale, così come le formazioni centriste e le altre liste minori, che insieme delineano un contesto politico articolato e frammentato. Di seguito, una lettura approfondita delle singole aree politiche e dei relativi movimenti percentuali. Ma vediamo i dati nel dettagòio

Fratelli d’Italia primo partito, ma in leggera flessione
Secondo il sondaggio Swg, Fratelli d’Italia si colloca al 31,2% delle intenzioni di voto. Il dato segna una nuova variazione negativa e rappresenta il terzo calo consecutivo registrato dalle rilevazioni settimanali dell’istituto. Pur trattandosi di un arretramento contenuto, la percentuale rimane ampiamente superiore a quella degli altri partiti, confermando la formazione di Giorgia Meloni come principale forza politica nazionale.
Il lieve scostamento verso il basso non modifica in modo sostanziale l’assetto della coalizione di centrodestra, all’interno della quale Fratelli d’Italia continua a esercitare una leadership netta. In termini di consenso, il partito resta il perno dell’area di governo, con un peso che, da solo, supera di diversi punti le formazioni collocate all’opposizione.
La flessione segnalata dalla rilevazione Swg si inserisce in una fase in cui il partito della premier deve confrontarsi con la gestione di dossier complessi, sia sul fronte economico sia su quello internazionale. Tali elementi, come spesso avviene per le forze di governo, possono riflettersi in oscillazioni periodiche delle intenzioni di voto, senza tuttavia incidere, al momento, sulla posizione di predominio all’interno del sistema politico.
Nel complesso, la rilevazione del 15 dicembre 2025 conferma dunque una leadership stabile per Fratelli d’Italia, pur segnalando un margine di movimento nell’elettorato che altre formazioni, in particolare il Partito Democratico, sembrano in parte intercettare.
La crescita del Partito Democratico e il recupero dopo le flessioni
Il Partito Democratico, guidato dalla segretaria Elly Schlein, registra un avanzamento, attestandosi al 22,3%. L’incremento dello 0,3% rispetto alla precedente rilevazione rappresenta un’inversione di tendenza dopo due sondaggi consecutivi caratterizzati da un percorso discendente. Il dato consente ai democratici di ridurre, seppur in misura contenuta, il distacco da Fratelli d’Italia.
La crescita del Pd viene letta dagli osservatori come un possibile segnale di consolidamento della principale forza di opposizione, che, pur rimanendo a diversi punti di distanza dal partito della presidente del Consiglio, appare in grado di recuperare consensi persi nelle settimane precedenti. Questo rafforzamento contribuisce a definire un duopolio tra i due maggiori partiti, che insieme rappresentano oltre la metà dell’elettorato.
In prospettiva, la dinamica di crescita del Pd potrà essere valutata alla luce delle future rilevazioni demoscopiche, per comprendere se si tratti di un movimento strutturale o di una fluttuazione legata a eventi specifici di natura politica o istituzionale. In ogni caso, il dato odierno conferma il ruolo del partito di Elly Schlein come principale alternativa alla maggioranza di governo.
Movimento 5 Stelle in calo e segnali di difficoltà
Il Movimento 5 Stelle, la terza forza politica a livello nazionale, registra un arretramento. Secondo il sondaggio Swg per il Tg La7, il partito guidato da Giuseppe Conte scende al 12,8%, segnando una perdita di 0,3 punti percentuali. Questo risultato conferma la fase di difficoltà attraversata dal Movimento, che negli ultimi mesi non è riuscito a rafforzare il proprio bacino elettorale.
La frenata del M5S contribuisce a ridefinire la gerarchia delle forze di opposizione, con il Partito Democratico che si colloca su livelli di consenso nettamente superiori. Pur mantenendo una presenza rilevante nel panorama politico nazionale, il Movimento appare in una fase di ridimensionamento, almeno sul piano delle intenzioni di voto rilevate dai sondaggi.
La dinamica negativa rilevata da Swg riflette un contesto in cui il M5S deve confrontarsi con la necessità di definire con chiarezza la propria collocazione strategica e la propria proposta politica, in un sistema partitico in cui la polarizzazione tra il partito di governo principale e il maggiore partito di opposizione tende a occupare gran parte dello spazio mediatico e politico.

Lega e Forza Italia: il centrodestra consolida la propria area
Nel campo del centrodestra, il sondaggio Swg del 15 dicembre 2025 segnala un andamento positivo per la Lega. Il partito guidato da Matteo Salvini raggiunge l’8,4%, con un incremento dello 0,3% rispetto alla precedente rilevazione. Si tratta di un dato che conferma una tendenza alla risalita, seppur lenta, della formazione leghista, che negli ultimi anni aveva conosciuto una consistente contrazione dei consensi rispetto ai massimi storici.
Forza Italia registra a sua volta un lieve progresso, portandosi all’8,1% grazie a un aumento dello 0,2%. Il partito, erede della tradizione politica legata a Silvio Berlusconi, mantiene così una collocazione significativa all’interno della coalizione di governo, pur restando alle spalle della Lega in termini di percentuale di voto.
Considerate nel loro insieme, Lega e Forza Italia contribuiscono a consolidare la forza complessiva del centrodestra, rafforzando il sostegno all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. L’alleanza di governo può contare su una base elettorale che, sommando le percentuali dei tre principali partiti della coalizione, continua a risultare maggioritaria rispetto alle forze di opposizione.
Verdi e Sinistra in lieve crescita
Nell’area della sinistra alternativa, la lista Verdi e Sinistra fa registrare un piccolo ma significativo avanzamento. Secondo la rilevazione Swg, la formazione raggiunge il 6,8%, con un incremento dello 0,1%. Il dato conferma un processo di consolidamento progressivo per i partiti ambientalisti e per le forze di sinistra radicale, che mantengono una presenza stabile nel quadro complessivo.
Sebbene la crescita sia contenuta, la percentuale ottenuta consente a Verdi e Sinistra di collocarsi su un livello di consenso non marginale, contribuendo a integrare l’offerta politica dell’area progressista. La formazione svolge un ruolo di complemento rispetto al Partito Democratico, intercettando temi e sensibilità specifiche legate alla transizione ecologica, ai diritti sociali e alle politiche redistributive.
I partiti centristi: Azione, Italia Viva e +Europa
Più arretrate nelle preferenze degli elettori risultano le forze di centro e di ispirazione liberal-democratica. Il sondaggio Swg assegna ad Azione il 3%. Il partito fondato da Carlo Calenda mantiene così una presenza autonoma, pur collocandosi al di sotto della soglia che, in molte consultazioni, viene considerata determinante per l’accesso alle rappresentanze istituzionali.
Italia Viva, la formazione guidata da Matteo Renzi, si attesta al 2,3%. Il dato conferma la posizione minoritaria del partito nel panorama attuale, pur indicando la persistenza di un nucleo di consenso riconducibile alla proposta politica centrista e riformista che lo caratterizza.
Il partito +Europa, espressione dell’area europeista e liberale, viene rilevato dall’istituto Swg all’1,4%. Anche in questo caso, la percentuale segnala una presenza limitata ma non del tutto trascurabile, in particolare nel contesto di eventuali alleanze o coalizioni elettorali che dovessero aggregare le diverse forze di centro e liberaldemocratiche.
Noi Moderati e le altre liste minori
Tra le formazioni che si collocano su livelli percentuali più contenuti, Noi Moderati raggiunge l’1,1%. Il partito, inserito nell’area del centrodestra, conferma una rappresentanza ridotta ma stabile, che contribuisce in misura marginale alla somma complessiva dei consensi della coalizione di governo.
Nel complesso, le altre liste minori raccolgono il 2,8% delle intenzioni di voto. Questo segmento include una pluralità di soggetti politici che, singolarmente, non raggiungono percentuali tali da collocarli tra le principali formazioni nazionali, ma che nel loro insieme esprimono la frammentazione del quadro politico al di fuori delle coalizioni più strutturate.
Il bilancio complessivo: centrodestra in vantaggio e distanze tra gli schieramenti
L’insieme dei dati elaborati da Swg per il Tg La7 del 15 dicembre 2025 descrive un sistema politico nel quale il centrodestra mantiene un margine di vantaggio rispetto alle forze di opposizione. Nonostante il lieve calo di Fratelli d’Italia, la somma dei consensi attribuiti ai partiti della coalizione di governo si conferma superiore a quella delle principali formazioni collocate all’opposizione.
Sul fronte alternativo, il Partito Democratico mostra una tendenza alla crescita che, se confermata nelle prossime rilevazioni, potrebbe contribuire a ridurre ulteriormente la distanza dalla coalizione guidata da Giorgia Meloni. Tuttavia, il contemporaneo calo del Movimento 5 Stelle e le percentuali relativamente contenute delle altre liste di opposizione limitano, al momento, la capacità complessiva di competere con l’area di governo in termini di consenso aggregato.
In sintesi, le intenzioni di voto fotografate dal sondaggio Swg delineano un quadro caratterizzato da una leadership stabile di Fratelli d’Italia, da una crescita progressiva del Pd e da un ridimensionamento del M5S, mentre Lega e Forza Italia consolidano la loro presenza all’interno del centrodestra. Le altre formazioni, ecologiste, di sinistra radicale, centriste e minori, contribuiscono a completare un sistema politico nel quale coesistono grandi partiti strutturati e un’ampia area di soggetti con un seguito più limitato.
Come per ogni rilevazione demoscopica, i dati rappresentano una fotografia temporanea delle intenzioni di voto, suscettibile di modifiche in relazione agli sviluppi politici, economici e sociali del Paese. Le prossime settimane e i prossimi sondaggi consentiranno di verificare se le tendenze emerse nel sondaggio del 15 dicembre 2025 troveranno conferma oppure saranno oggetto di ulteriori variazioni.