Il rischio di un processo politico in Ungheria
Corona ha poi espresso preoccupazione per la possibilità che Ilaria Salis venga giudicata secondo criteri politici e non esclusivamente giuridici. “Non vorrei mai che la Salis venga giudicata da Orban, perché andrebbe nelle mani di un fascista che la odia”, ha dichiarato lo scrittore. Questa posizione riflette i timori diffusi per la mancanza di imparzialità nel sistema giudiziario ungherese, considerato da molti osservatori internazionali troppo vicino al potere politico. Il caso Salis, divenuto ormai di rilievo europeo, continua a sollevare interrogativi sulle garanzie di equità nei processi all’estero e sul ruolo delle istituzioni comunitarie nella tutela dei diritti fondamentali dei parlamentari europei.
Il mancato voto sulla revoca dell’immunità, secondo alcuni, rappresenta un segnale di attenzione da parte dell’Europarlamento rispetto alle possibili derive politiche nei sistemi giudiziari nazionali. Corona ha infine concluso il proprio intervento con una riflessione sulle implicazioni politiche della vicenda: “Sono contento che sia stata salvata per un vuoto, ma probabilmente c’è qualcuno che vuole rispedirla lì”. La frase lascia intendere che la partita sia tutt’altro che chiusa e che nuovi sviluppi potrebbero emergere nei prossimi mesi.

Il dibattito sul caso Salis
La situazione di Ilaria Salis evidenzia come il dibattito sia destinato a protrarsi, coinvolgendo non solo la politica italiana ma anche le istituzioni europee. La decisione dell’Europarlamento di non revocare l’immunità apre scenari complessi, tra richieste di garanzie processuali e pressioni diplomatiche verso il governo ungherese. Nel frattempo, l’opinione pubblica resta divisa, tra chi invoca il rispetto della legge e chi teme possibili strumentalizzazioni politiche. La vicenda è destinata a restare al centro dell’attenzione mediatica e politica, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e che si chiariscano le responsabilità effettive di Ilaria Salis. Resta da vedere se il confronto tra posizioni così diverse, come quello tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer, contribuirà a favorire un dibattito più ampio e costruttivo sulla tutela dei diritti e delle garanzie dei cittadini.