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Garlasco, la notizia arriva in diretta dall’avvocato di Stasi: tutti di sasso

Intercettazioni e il ruolo dello scontrino come potenziale alibi

L’avvocato Bocellari si è soffermata anche sul tema delle intercettazioni, in particolare riguardo allo scontrino presentato da Sempio come giustificativo della sua presenza a Vigevano la mattina del delitto. “Come spesso è accaduto per queste intercettazioni con riferimento ai brogliacci – che non sono le trascrizioni, ma ci deve essere una sintesi – parlando di uno degli elementi che erano stati portati all’attenzione della procura, lo scontrino era sicuramente importante, perché quando lui lo consegna nel 2008 è il giustificativo di quello che avrebbe fatto quella mattina: sarebbe andato a Vigevano”. E poi: “Possiamo definirlo un alibi, anche se era solo una persona informata sui fatti all’epoca; e anche Stasi era stato sentito i primi giorni e aveva detto cosa aveva fatto quella mattina”.

Le parole di Sempio sull’alibi: la questione dello scontrino

Durante la trasmissione è stata trasmessa un’intercettazione tra Sempio e il padre, nella quale si affronta la questione dello scontrino: “Sono andato in piazza Ducale a Vigevano, ho trovato la libreria chiusa, suppongo che fosse la festa del patrono, sono tornato il giorno dopo… L’ho ben conservato, quello scontrino, l’ho fatto vedere a tutti in fotocopia, che resterà leggibile ancora a lungo per forza di cose. L’originale c’è”. Poi ha aggiunto in modo criptico: “Se lo dicevo in TV creavo solo una guerra.”

Esperimento in diretta: il tragitto dalla casa di Sempio alla libreria

Nel corso della puntata, è stato realizzato un esperimento pratico: l’inviato Emanuele Canta ha ripercorso in auto il percorso da casa Sempio fino alla libreria di Vigevano, confrontando il tempo impiegato con quello dichiarato da Sempio. Secondo l’avvocato Federico Gallo, legale di Massimo Lovati: “Questo video verrà acquisito dalla magistratura”.

Confronto tra le indagini su Sempio e Stasi: l’auspicio degli avvocati

L’avvocato di Stasi ha espresso un augurio sulle modalità delle indagini: “Io sono la prima ad augurarmi che non vengano fatti gli errori fatti con l’indagine di Stasi in questa nuova indagine, sono stata la prima ad augurarmelo, lo dissi alla stampa, non trattate Sempio come avete trattato Stasi, era un auspicio anche più generale”.

Impronta 33: la questione della prova tecnica

Secondo Bocellari: “A Stasi purtroppo non è stato riservato un trattamento di grandissimo favore da nessun punto di vista; non che dovevano farlo, ma ha pagato cari determinati errori e mi auguro che su Sempio questa cosa non venga fatta, ma sono certa che questa cosa non accadrà, visto che sono certa che faranno tutto ciò che dovranno fare”. Poi ha aggiunto: “Ricordo che la discovery anticipata da parte della procura sull’impronta 33 non è una cosa che accade normalmente e ciò significa che la procura ha avuto un particolare riguardo verso Sempio, gli ha dato la possibilità di vedere prima gli atti”.

L’impronta sul muro e la sua possibile attribuzione

Il riferimento è alla nota impronta rinvenuta vicino alle scale dove fu trovato il corpo di Chiara Poggi. Secondo la procura e i legali di Stasi, l’impronta sarebbe riconducibile a Sempio, mentre la difesa dell’indagato sostiene che non sia possibile alcuna comparazione certa. Inoltre, la presenza di Sempio nella casa della vittima, amico stretto del fratello di Chiara Poggi, era abituale, anche in cantina, rendendo difficile contestualizzare la traccia nel momento esatto del delitto.

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