Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Garlasco, l’annuncio shock di De Rensis a Federica Sciarelli: “Qualcuno sta per piangere”

Accuse di corruzione: la posizione di Lovati

Incalzato sulle ipotesi di denaro destinato a fini illeciti, Lovati ha risposto: “Ma quale corruzione, se me li son tenuti io per la mia opera professionale. Mi hanno dato 15-16 mila euro per tutto il lavoro che ho fatto, ho tre faldoni di roba. Ma scherziamo? Diamo i numeri proprio. Ripeto e ribadisco, quella indagine del 2017 faceva ridere i bambini dell’asilo. L’archiviazione era un atto giusto e dovuto. Io e Venditti? Nessun rapporto, una conoscenza professionale: l’ho sempre ritenuto un ottimo magistrato”. Ha poi aggiunto: “Se tornerei a difendere Sempio? Certo, sarebbe una rivincita per me. E anche per lui”.

Massimo Lovati durante l'intervista
Federica Sciarelli in studio a Chi l'ha visto?
De Rensis e Lovati durante la trasmissione

La strategia della difesa: le dichiarazioni di De Rensis sulla revisione del processo

Tornando in diretta, Federica Sciarelli ha chiesto all’avvocato De Rensis chiarimenti sulle future mosse della difesa: “La chiederemo certamente – ha chiarito il legale – ma aspettiamo la conclusione delle indagini. Io dal primo giorno rassicuro chi pensa che questa indagine faccia ridere dicendo che queste indagini tradizionali regaleranno grandi sorprese”. De Rensis ha aggiunto: “Lui è convinto di essere innocente. Non crediamo che questa indagine faccia ridere, invece crediamo che possa far piangere qualcuno e non è detto che il percorso sia quello prospettato da Lovati, cioè che l’indagine su Sempio porti a Clean. Chissà che l’indagine sui Clean non abbia svelato qualcosa sul caso di Garlasco”.

Durante la trasmissione è stato diffuso un audio esclusivo di Flavius Savu, cittadino rumeno appena rientrato in Italia dopo un arresto per estorsione aggravata. Nell’audio, Savu menziona “strane frequentazioni” di un giovane, collegando indirettamente la questione a Stasi. De Rensis ha replicato: “La vita di Alberto Stasi nell’indagine di Vigevano è stata vivisezionata, mentre altre cose sono state guardate velocemente. Alberto era tutto il giorno all’università, impegnato con la tesi. Se avesse avuto un’altra relazione, nel clima colpevolista del 2007 lo avremmo saputo dopo due secondi”. Il legale ha inoltre posto l’attenzione su un punto cruciale: l’orario della morte di Chiara Poggi. “Questo è eclatante. Siamo andati a processo con un orario tra le 10.30 e le 12. Quando è spuntato l’alibi, la finestra è diventata 9.12 – 9.35. Ma chi dice che l’azione omicidiaria sia iniziata alle 9.12? Chi ha voluto inserire la morte in quel minuscolo spazio temporale. Non c’è alcuna prova. Se i nuovi accertamenti dovessero spostare l’orario anche solo di 15 minuti, Alberto Stasi sarebbe totalmente innocente: alle 9.36 era davanti al computer”.

Le dichiarazioni della serata hanno riacceso il dibattito attorno a uno dei casi giudiziari italiani più discussi. Il delitto di Garlasco rimane oggetto di indagini, con nuovi elementi che potrebbero aprire scenari inattesi.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure