Nuove testimonianze e reazioni degli addetti ai lavori
Successivamente, la discussione si è arricchita con l’intervento telefonico di Pieragostini, citato in alcuni manoscritti trovati presso l’abitazione di Sempio. “Io ho letto questa cosa sui giornali come voi. In questo momento non mi sento di lasciare nessuna dichiarazione”, ha affermato, esprimendo sorpresa per il coinvolgimento del proprio nome. La giornalista Petracalvina ha poi sottolineato il ruolo di Pieragostini nella difesa di Tizzoni per alcune querele: “Io so che Pieragostini difende Tizzoni per le querele, quindi probabilmente Tizzoni lo ha attivato su una querela che è partita nei confronti della mamma di Andrea Sempio”.
La tensione è aumentata quando Giletti ha incalzato Lovati riguardo al giornalista Giangavino Sulas, indicato come possibile tramite per la divulgazione della consulenza Linarello. Lovati ha risposto: “Chi me li ha dati? L’organo d’informazione”. Giletti ha ribattuto: “Io le devo dare la notizia in tempo reale che quell’articolo è firmato! Oggi me lo può dire, lui non c’è più. È Sulas che gliel’ha dato?”. Lovati ha confermato: “Ho detto che me l’ha dato un organo della stampa”. In seguito è stata trasmessa un’intervista a Umberto Brindani, direttore di Oggi all’epoca, che ha difeso la memoria del collega: “Trovo che tirare in ballo delle persone scomparse è molto comodo, facile, perché nessuno può smentire. Giangavino era una persona leale, se avesse avuto materiale esclusivo lo avrebbe portato a me”.

Oh non mi fate incavolare De Rensis eh per piacere
(secondo me De Rensis non lo sopporta Giletti😂) #lostatodellecose pic.twitter.com/6jiau5Vf5Z
— Anne (@AnneJunne) October 6, 2025
Confronto acceso tra Giletti e De Rensis: le dichiarazioni in diretta
Il dibattito si è trasformato in un confronto diretto quando Massimo Giletti si è rivolto all’avvocato De Rensis: “Abbiamo fatto 4 minuti di soliloquio, è contento avvocato? Adesso stia però ai fatti, ad ascoltare gli altri”. L’avvocato ha replicato: “No, io sono stato in silenzio ad ascoltare gli altri. E le rispondo che quella intercettazione a me crea imbarazzo, perché i miei assistiti non sono mai usciti da un interrogatorio dicendo a chiunque: ‘Il PM era dalla parte mia, il PM mi ha fatto capire che questa indagine è una mezza m’. Punto. Poi sicuramente l’indagato ha millantato, ma certamente chi tra le forze dell’ordine all’epoca ha sentito certe frasi doveva approfondirle, doveva richiamarlo. Ciò non è avvenuto e ognuno si assumerà la responsabilità di ciò che è accaduto”.

Finale di puntata: polemiche e ancora dubbi sul caso Garlasco
Nel segmento conclusivo, Giletti ha riportato l’attenzione sui cosiddetti “pizzini” con cifre e nomi relativi all’archiviazione del caso, e ha interrogato Lovati su presunti compensi “in nero”. È stata infine presentata la testimonianza di Cornelia Brindusa, ascoltata in Procura per i suoi rapporti con l’ex Procuratore aggiunto Mario Venditti, che ha preferito non fare dichiarazioni pubbliche: “La fermo subito, non dico nulla. Ho detto tutto agli inquirenti”. La puntata si è chiusa con un ultimo confronto tra De Rensis e Giletti, durante il quale l’avvocato ha difeso il lavoro delle forze dell’ordine: “Ci deve essere rispetto quando si parla del lavoro degli inquirenti!”. A seguire, Silvio Sapone, ex responsabile della polizia giudiziaria di Pavia, ha reagito con nervosismo alle domande della Petracalvina. Ancora una volta, il caso Garlasco rimane avvolto da incertezze: molte testimonianze, poca chiarezza e una verità che sembra ancora lontana.