Il nodo centrale: il Dna sotto le unghie di Chiara Poggi
Il cuore dell’udienza è rappresentato dal Dna maschile rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi. Su questo elemento si concentra il confronto tra i consulenti, chiamati a discutere risultati, metodologie e interpretazioni. Secondo la consulenza della Procura della Repubblica di Pavia e del gip Denise Albani, quel profilo genetico risulterebbe compatibile con Andrea Sempio oppure con componenti della linea paterna della sua famiglia. Un dato che, se confermato e ritenuto attendibile, potrebbe assumere un peso determinante nel quadro investigativo.


Le possibili conseguenze dopo l’incidente probatorio
L’incidente probatorio non è un semplice passaggio tecnico, ma un momento destinato a lasciare il segno. Ciò che emergerà dalla discussione entrerà a far parte degli atti come prova, spendibile in un eventuale nuovo processo. La Procura, infatti, appare orientata a chiedere un ulteriore giudizio sulla base degli elementi raccolti. È per questo che la giornata di oggi viene considerata uno snodo fondamentale: da un lato la presenza silenziosa di Alberto Stasi, dall’altro l’analisi scientifica di un reperto che continua a dividere e a interrogare. A quasi vent’anni dal delitto, il caso Garlasco resta sospeso tra certezze giudiziarie e nuovi interrogativi, con il tribunale di Pavia ancora una volta al centro della scena.