Giovanna Botteri va in pensione dalla Rai, ma arriva su La7
Nelle scorse ore, intervistata dal Corriere, Giovanna Botteri ha confermato di restare in tv anche se in un’azienda diversa dalla Rai: sarà ospite fissa nel programma di Massimo Gramellini su La7. «‘In altre parole‘, direi che il pubblico mi rivedrà su una nuova rete… È stata una scelta naturale. Doveva andare così. Del resto sono una donna libera», ha affermato la popolare giornalista. Nonostante l’approdo a La7, però, per la Botteri il Servizio Pubblico avrà sempre un posto speciale: «Mio papà lavorava alla Rai, per me la Rai è famiglia e resterà tale. La Rai sono tutti i giornalisti, le maestranze, non sono i dirigenti che vanno e vengono. La Rai ha guidato l’Italia nel dopoguerra, ha costruito l’alfabetizzazione, ha prodotto grandi sceneggiati, continua a informare e regalare sogni. E sarà sempre nel mio cuore». (continua a leggere dopo le foto)
Giovanna Botteri va in pensione: la carriera perlopiù in Rai
Figlia del giornalista Guido Botteri, ex direttore della sede Rai Friuli-Venezia Giulia, e di madre montenegrina, Giovanna Botteri parla anche l’inglese e il francese, oltre che il montenegrino. Si è laureata in Filosofia con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Trieste, ottenendo poi un dottorato in storia del cinema alla Sorbona di Parigi. Ha una figlia, Sarah Ginevra, nata dalla relazione con Lanfranco Pace, da cui si è poi separata. Dopo aver collaborato con Il Piccolo e l’Alto Adige, è arrivata in Rai. Come inviata speciale la Botteri ha seguito vari avvenimenti internazionali: nel 1991 il crollo dell’Unione Sovietica e l’inizio della guerra d’indipendenza in Croazia. Dal 1992 al 1996 si è occupata della guerra in Bosnia e dell’assedio a Sarajevo. È stata anche in Algeria, Sudafrica, Iran e Albania. Nel 1997 Giovanna Botteri ha documentato la guerra in Kosovo. Dall’agosto 2019 al novembre 2021 è stata corrispondente RAI in Cina. Da fine dicembre 2019 a ottobre 2021 si è occupata della pandemia Covid. La Botteri è stata in ultimo corrispondente da Parigi e responsabile dell’ufficio francese per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi della RAI.