
News TV. Un dato che ha lasciato tutti senza parole. L’ultima puntata del Grande Fratello ha registrato ascolti disastrosi, segnando un nuovo minimo storico per il reality di Canale 5. Dopo il doppio appuntamento settimanale deciso da Mediaset, lo share è crollato al 13% con appena 1 milione e 620 mila spettatori. Un risultato che, secondo AffariItaliani.it, ha fatto scattare un vero e proprio allarme ai vertici di Cologno Monzese.
L’ipotesi di una chiusura anticipata non è più soltanto una voce di corridoio, ma un’eventualità concreta di fronte a un dato definito “inaccettabile”. Le strategie pensate per rivitalizzare il format non avrebbero avuto l’effetto sperato, e anzi, il raddoppio settimanale si sarebbe rivelato un boomerang televisivo.
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Mediaset corre ai ripari: il futuro del reality è in bilico
Secondo quanto riportato da AffariItaliani.it, tra i dirigenti Mediaset è partita una riflessione profonda sul futuro del marchio Grande Fratello, che resta uno dei più riconoscibili del palinsesto ma che non può permettersi di essere logorato dal tempo. “A Mediaset sono partiti dei ragionamenti sul futuro di un brand che non si vuole e non si può affossare”, si legge sul portale.
Le discussioni interne avrebbero portato anche a valutare l’annullamento del doppio appuntamento settimanale, ritenuto ormai insostenibile in termini di ascolti e costi di produzione. La rete starebbe infatti prendendo in considerazione un ridimensionamento del format, con il possibile ritorno alla sola puntata del lunedì, più concentrata e curata nei contenuti.
“Meglio una serie turca del GF”: il retroscena che fa discutere
Tra le indiscrezioni più sorprendenti emerse nelle ultime ore, spicca quella che circola nei corridoi di Cologno Monzese: qualcuno, all’interno dell’azienda, avrebbe fatto notare come una qualsiasi serie turca in prima serata il giovedì potrebbe ottenere risultati simili — o addirittura migliori — rispetto al Grande Fratello di Simona Ventura, con costi di gran lunga inferiori.
Un paragone che brucia, soprattutto per un format che per anni è stato un pilastro dell’intrattenimento di Canale 5. “Una telenovela costerebbe meno e farebbe di più”, sarebbe la frase che rimbalza tra i dirigenti. Da qui l’ipotesi di un commissariamento o di uno stop ai raddoppi, per evitare di trascinare il programma verso un’inevitabile saturazione.
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