Sette volte i ladri in casa: il racconto inedito di Iva Zanicchi
Ed ecco la rivelazione che nessuno si aspettava: «Io abito in Brianza e per sette volte, avevo giurato che non l’avrei mai detto, sette volte ho avuto i ladri in casa armati». Studio ammutolito. La cantante racconta la paura vissuta e la stima per i carabinieri di Arcore che la proteggono: «Oggi però ho i carabinieri di Arcore che sono fantastici, tutte le notti vengono attorno casa e poi abbiamo messo su allarmi, però si vive con la paura…». Il dettaglio che fa riflettere? Il maresciallo che la sconsiglia di armarsi: «No, no signora, lei non deve sparare perché loro sono più veloci». Fragilità, ironia e verità in un mix esplosivo.


“È una cosa vergognosa!”
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) December 4, 2025
Iva Zanicchi sulla decisione di mettere Maria, Giuseppe e Gesù senza volti nel presepe allestito nella piazza principale di Bruxelles.#drittoerovescio pic.twitter.com/m8N2saYPj9
I simboli religiosi? Iva Zanicchi non si trattiene: «Siamo in Italia!»
Il gran finale arriva sul tema dei simboli religiosi nelle scuole. Iva alza la voce e lancia la frase destinata a far discutere: «Si proibiscono perché si ha paura di offendere, ma dove? Oh, ma qui siamo in Italia, noi siamo un Paese cattolico. Allora ritorni nel tuo Paese, ti metti a c*** all’aria e preghi lì la tua religione…». Parole forti, ironia tagliente, e zero peli sulla lingua. In pochi minuti, la Zanicchi trasforma il talk show in un vero spettacolo, tra shock, ironia e nostalgia per un’Italia che non vuole perdere la voce.