Liliana Resinovich “morta per asfissia”: le parole dei familiari
A respingere l’ipotesi del suicidio i familiari di Liliana Resinovich, dal fratello Sergio alla cugina Silvia, che continuano a sostenere la tesi dell’aggressione. «Finalmente qualcuno capirà che non ci inventavamo le cose, che dicevamo la verità», le parole di Silvia. Anche Claudio Sterpin ha spesso parlato di un “pestaggio” ai danni della donna. A ipotizzare uno strozzamento il professore Vittorio Fineschi, consulente di Sergio Resinovich: per lui ci sarebbe stata una compressione letale che avrebbe causato anche la frattura di una vertebra e questo spiegherebbe anche l’assenza di lividi sul collo della donna. (continua a leggere dopo le foto)

L’esito dell’autopsia a fine mese
Se le cose fossero andate così quei sacchi biodegradabili che Liliana aveva sulla testa quando è stata trovata morta non avrebbero avuto un ruolo nel decesso. Il fratello è convinto che qualcuno li ha messi sulla testa della donna per non sporcare tutto col sangue. L’esito dell’autopsia dovrebbe arrivare il 28 febbraio 2025. La perizia viene svolta dall’antropologa forense Cristina Cattaneo e dai medici legali Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone e all’entomologo Stefano Vanin.