"Ora. Sappiamo che la democrazia ha i suoi lati oscuri, i suoi accordi sottobanco, le sue ragioni di stato: Palazzo Chigi non è mai stata nè mai sarà una casa di vetro, bisogna capire però quanto il vetro lo vogliamo opaco.
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 2, 2025
Allora. Tu sei più furba di me ma diecimila volte, ma… pic.twitter.com/pdtw0b0gab
Littizzetto e la stoccata alla Premier sul caso Almasri
Nelle battute finali del suo pezzo comico, Luciana Littizzetto ha contestato la gestione della sicurezza nazionale e, in particolare, il caso riguardante Almasri. Il generale libico condannato per crimini di guerra è stato scarcerato su disposizione della Corte d’Appello, per poi essere “rimpatriato a Tripoli, per urgenti ragioni di sicurezza” – come ha spiegato il ministro Piantedosi. Il provvedimento di espulsione è stato preso dal governo Italiano dal momento che Almasri “era ‘a piede libero’ in Italia” e data la “pericolosità del soggetto“.
Con la decisione di non mantenere il segreto di stato sulla direzione delle strategie diplomatiche, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è esposta alle critiche. Littizzetto, con il suo solito tono scherzoso e pungente, ha commentato la liberazione di Almasri, paragonando la vicenda a quella di famosi criminali italiani. “Liberato per ragioni di sicurezza nazionale. Ma scusa, ma la sicurezza dovrebbe essere arrestarli i criminali e non liberarli”. E ancora: “Donato Bilancia criminale in galera. Leoluca Bagarella criminale in galera. Totò Riina supercriminale in galera. Almasri criminale a casa. Non senti che stona?” ha concluso Littizzetto ricevendo l’applauso dal pubblico di “Che tempo che fa”.