L’attacco di Fratelli d’Italia a Piazzapulita
Il conduttore ha raccontato anche l’ultimo scontro diretto con il partito della premier: “Questa settimana il primo partito italiano, il suo, Fratelli d’Italia, ci ha attaccati per l’ennesima volta. Stiamo parlando del principale partito di governo che attacca giornalisti di una televisione privata”.
Il riferimento è alle critiche ricevute per non aver trattato, nella scorsa puntata, l’omicidio di Charlie Kirk. “Dunque – ha precisato Formigli – il suo partito, nella pagina ufficiale, indignato per il nostro silenzio, ci ha scritto punto per punto la scaletta del programma che avremmo invece dovuto fare. Voglio tranquillizzare la presidente del Consiglio: io la ringrazio molto del pensiero, ringrazio Fratelli d’Italia del pensiero, ma noi, presidente, le scalette ce le scriviamo da soli. Magari provi con il Tg1, magari sarà più fortunata, chissà”. Una frecciata che non è passata inosservata e che ha confermato la linea dura di Piazzapulita contro i tentativi di ingerenza politica.
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Il richiamo all’assalto alla Cgil
Nel finale, Formigli ha evocato il 9 ottobre 2021, giorno dell’assalto alla sede della Cgil a Roma da parte di militanti neofascisti guidati da Giuliano Castellino e Roberto Fiore. “All’epoca – ha ricordato – Meloni minimizzò la matrice eversiva: ‘la matrice non la conosco, sarà fascista, non sarà fascista, non è quello il punto’”.
Un episodio che, secondo il giornalista, dimostra come la premier non abbia preso una posizione netta contro i rigurgiti neofascisti. Da qui il monito finale: “Piazzapulita e i suoi giornalisti non si permetteranno mai di insinuare che il silenzio della presidente equivalga a un sostegno all’atto criminale, ma rivendichiamo autonomia e responsabilità dell’informazione”.