
La critica di Monti alla politica estera italiana
Durante la trasmissione, Monti ha dichiarato: “Mi preoccupa la subordinazione dell’Italia a Trump. Meloni ha una capacità di dialogo con lui e non la sta spendendo correttamente”. Secondo l’ex premier, la relazione tra Giorgia Meloni e l’ex presidente statunitense dovrebbe essere utilizzata come leva per promuovere gli interessi italiani e europei, piuttosto che come strumento di allineamento acritico. Monti ha evidenziato come la posizione attuale rischi di indebolire l’autonomia decisionale dell’Italia in ambito internazionale.
La posizione di Meloni e le implicazioni per l’Europa
Meloni, unica leader europea presente all’insediamento di Trump, ha cercato di stabilire un rapporto diretto con l’ex presidente, affrontando temi come la guerra in Ucraina, i dazi e la sicurezza energetica. Tuttavia, Monti ha messo in guardia contro l’eccessiva vicinanza a una figura politica che, secondo lui, sta perdendo credibilità a livello internazionale. “Meloni deve dare l’impressione di non essere troppo vicina a Trump che sta perdendo credibilità”, ha affermato.
Un appello alla leadership europea
Monti ha lanciato un appello a Meloni affinché utilizzi la sua posizione per rafforzare l’Unione Europea e non per indebolirla. Ha sottolineato che l’Italia ha bisogno di una politica estera in grado di dialogare con gli Stati Uniti, senza compromettere la propria autonomia e quella dell’Europa. “Meloni può essere utile alla Ue di fronte a Trump, superando i veti”, ha dichiarato.
Le parole di Mario Monti offrono uno spunto di riflessione sulla direzione della politica estera italiana e sul ruolo che il nostro paese intende giocare nel contesto internazionale. La sfida è quella di trovare un equilibrio tra alleanze strategiche e difesa degli interessi nazionali ed europei.