Nomine Rai Sport, da ieri circolano retroscena scottanti sui possibili cambi al vertice delle testate giornalistiche del servizio pubblico. Le indiscrezioni trapelano proprio nel giorno in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale le Nazionali di pallavolo campioni d’Europa e il presidente del Coni Malagò, che ha avuto parole di elogio per la Rai. (Continua a leggere dopo la foto)
Ma se Malagò ha parlato, in riferimento ai recenti successi sportivi delle Nazionali (dal calcio alla pallavolo, appunto), di “ascolti televisivi straordinari” e di una Rai “veramente eccezionale”, lo stesso entusiasmo non pare circolare tra le stanze di viale Mazzini. I malumori, secondo TPI che per primo ha spoilerato i possibili nomi del successore di Auro Bulbarelli alla guida di Rai Sport, riguardano le pessime prestazioni di alcune trasmissioni storiche.
Rai Sport ha perso la battaglia del calcio in Tv, ma i soldi per rinnovare le trasmissioni storiche ci sono
Ascolti televisivi “straordinari” e una Rai veramente “eccezionale”: così si è espresso il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, durante la celebrazione delle Nazionali di pallavolo campioni d’Europa, ricevute dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, e in diretta questa mattina su Rai1, a cura del Tg1. Parlando della grande attenzione verso le nostre Nazionali di pallavolo e della popolarità raggiunta, Malagò ha detto: “Lo abbiamo visto anche dagli ascolti televisivi, straordinari. Su questo la Rai è stata veramente eccezionale, che ha messo in condizione di poter far godere nel vero senso della parola a tutto un popolo, l’Italia, questi due meravigliosi successi che inorgogliscono il Comitato olimpico e il nostro Paese”.
“Novantesimo minuto sta totalizzando ascolti da notte fonda. Basti pensare che domenica ha totalizzato appena il 3,7 % di share quando la media dello scorso anno era sopra al 7%”, osserva il quotidiano diretto da Giulio Gambino. Certo però che dimentica di ricordare che la questione dei diritti Tv sul calcio quest’anno ha affondato le ambizioni di realtà ben più strutturate della Rai, come Sky. La piattaforma satellitare di News Corporation ha subito un doppio smacco sul calcio, cedendo terreno a Dazn e Amazon su campionato di serie A e Champions League.
A pagarne le spese sono stati tuttavia più che altro gli appassionati di calcio, alle prese con gli innumerevoli disservizi di Dazn. In questo scenario la Rai è rimasta alla finestra, risparmiando tuttavia ingenti risorse altrimenti destinate all’acquisto dei diritti di trasmissione delle partite. Soldi che potrebbero essere investiti nel rilancio delle trasmissioni, ad esempio.
Nomine Rai Sport: ecco chi è in lizza per la direzione
Ecco dunque perché sulle nomine, e non solo a Rai Sport, si gioca una partita molto importante. TPI spara subito un nome, ed è una sorpresa solo a metà. Per la direzione in pole position al momento ci sarebbe Alessandra de Stefano. Un nome, dunque, nel solco della tradizione: si premia la professionalità interna e la continuità con la gestione uscente.
Alessandra De Stefano, come Auro Bulbarelli, arriva dalla grande squadra Rai del ciclismo. Un passaggio di borraccia insomma quello tra il sornione “figlio d’arte” Bulbarelli e la giornalista napoletana classe ’66, prima donna a condurre “Il processo alla tappa”, storica trasmissione Rai sul Giro d’Italia creata dal grande Sergio Zavoli.
Se Auro Bulbarelli aveva mutuato la passione per il ciclismo dal padre Rino, indimenticato telecronista di decine di edizioni del Giro d’Italia, Alessandra De Stefano è un prodotto autentico del vivaio Rai Sport. Da sempre appassionata di ciclismo, la De Stefano fa parte della redazione di Rai Sport dal 1992, dove viene assunta nell’agosto del 1995 e diventa poi inviato speciale nel 2000. Da allora è sempre presente sul traguardo di tutti i principali eventi ciclistici trasmessi dalla Rai (Giro d’Italia, Tour de France), seguendone oltre 30 edizioni complessive. Ha partecipato inoltre a quattro edizioni dei Giochi olimpici estivi e due edizioni di quelli invernali.