News Tv. Durante la puntata di Non è l’Arena di ieri, Domenica 15 gennaio 2023, Massimo Giletti è tornato a parlare del caso di Emanuela Orlandi. Il conduttore ha mostrato ai telespettatori delle immagini esclusive della ragazza un mese prima della sua scomparsa. Emanuela ha partecipato ad un programma tv. Intanto due giorni fa, Pietro Orlandi, il fratello della ragazza scomparsa ha ribadito i suoi sospetti circa il coinvolgimento del Vaticano nella sparizione di Emanuela. Francesca Chaouqui, ex membro della commissione vaticana per la trasparenza (Cosea), in studio a Non è l’Arena ha commentato la riapertura delle indagini sul caso Orlandi.
“Non è l’Arena”, dov’era Emanuela Orlandi un mese prima della scomparsa
Emanuela all’età di 15 anni, è scomparsa da Città del Vaticano, dove risiedeva con la famiglia. Era il 22 giugno 1983. Da allora si sono seguite tante tracce, ma mai nessuna ha portato al ritrovamento della ragazza, né del suo corpo. Con gli anni sono spuntate tante piste e nuovi indizi: sembra che in Vaticano qualcuno sappia, e addirittura sia responsabile, della sparizione di Emanuela. Il clero però non ha mai proferito parola a riguardo e ancora oggi a distanza di 40 anni, non si sa cosa sia successo alla ragazza.
Nell’ultima puntata di Non è l’arena, Massimo Giletti ha mostrato ai telespettatori delle immagini esclusive di Emanuela Orlandi un mese prima della scomparsa. La ragazza aveva partecipato come ospite alla trasmissione Tandem, programma di Frizzi sulla Rai. Ospite in studio Francesca Chaouqui che ha commentato la riapertura del caso Orlandi. “Ora ci saranno nuove indagini in Parlamento”, ha spiegato il conduttore. “Non vedo una correlazione tra la morte di Papa Ratzinger e la riapertura delle indagini, sono due cose diverse, sono completamente separate”.
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Le parole di Pietro Orlandi
“Mi aspetto che si faccia chiarezza una volta per tutte. Mi auguro che vi sia ora la massima collaborazione tra lo Stato italiano e quello Vaticano. Ci stiamo avvicinando alla verità?”, ha detto Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. “Ci sono stati periodi che sbattevo la testa al muro perché non mi dava retta nessuno. Adesso vedo che c’è una attenzione importante da parte dello Stato Vaticano perché a sua volta c’è stata attenzione dallo Stato italiano. Forse si è arrivato a capire che non si tratta solo della scomparsa di una ragazza, che è già grave, ma tutto quello che c’è intorno a questa scomparsa”, ha spiegato Pietro.