La telefonata notturna: la verità in vivavoce
Secondo quanto ha raccontato Pamela, nel cuore della notte tra mercoledì 18 giugno, la mamma di Pamela ha ricevuto una telefonata che nessuno si aspettava. “Ciao mamma“: solo due parole pronunciate al telefono, ma cariche di emozione. I genitori, svegliati nel sonno, hanno temuto il peggio. Lei, inizialmente convinta fosse uno scherzo, ha subito chiesto di parlare con suo figlio. Così, con la voce in vivavoce attraverso l’auto, Manuel ha confermato la sua presenza. “Mia madre ha riconosciuto la sua voce“, racconta Pamela, sottolineando il sollievo misto a incredulità di quel momento.
Arresti domiciliari: sorpresa e confusione
Poche ore dopo, la famiglia apprende tramite la stampa che Manuel è stato arrestato per furto d’auto e posto agli arresti domiciliari. Pamela confessa: “È stato sconvolgente. Noi conosciamo un Manuel che è un bravissimo ragazzo, ha sempre lavorato“. Quel ritrovamento, che prometteva un lieto fine, si è trasformato in un bivio. I genitori, come racconta la sorella, sono “sconvolti“: da anni alla ricerca del figlio, si ritrovano ora a fare i conti con un’accusa che non si aspettavano.
L’appello di Pamela: verità e responsabilità familiare
Con lo sguardo rivolto a Manuel, Pamela lancia un appello tra le lacrime. “L’ennesimo spavento Manuel, l’ennesima preoccupazione“, dice, chiedendogli di spiegare ai genitori cosa è successo. La celebrazione per averlo ritrovato vivo si mescola all’ansia per la sua situazione legale: la famiglia vuole sapere, comprendere e soprattutto ritrovare serenità. “Noi siamo la sua famiglia, noi ci siamo“, aggiunge, ricordandogli che la porta di casa è aperta. A 35 anni, Manuel – sottolinea Pamela – ha la responsabilità di affrontare gli errori: “gli errori si fanno, l’importante è che lui si metta nella condizione di farsi aiutare e di prendersi la responsabilità“.
Tra la gioia di saperlo vivo e l’angoscia per l’incertezza giudiziaria, la famiglia Petrarolo vive un momento delicato. È una corsa contro il tempo per scoprire la verità, mentre il recupero di Manuel – emotivo, sociale, legale – è appena agli inizi. Per ora, la speranza rimane un filo sottile ma tenace: che Manuel faccia quel passo in più, per tornare davvero a casa.