Paolo Del Debbio perde la pazienza e esplode in diretta
Durante la trasmissione, Del Debbio ha interrotto l’intervento dell’ospite per sottolineare l’incongruenza dei dettagli emersi sui cosiddetti “pizzini”. Il conduttore ha definito “priva di senso” l’ipotesi di corruzione fondata su somme di scarso valore, utilizzando un tono severo: “Escluderei che siano 20 o 30 euro. – ha chiosato secondo quanto riporta Caffeina – Perché se uno fa un atto illegale per 20 euro, lo fa un barbone della stazione. Se uno vuol corrompere me e mi dice, voglio dire una cosa falsa ma tu mi devi coprire, ti do 20 euro. Prima di tutto lo mando a fare in c**o. 20 euro portali a tua sorella”.

Nuove indagini sul caso Garlasco: il ruolo di Mario Venditti
L’attenzione si è nuovamente concentrata sul caso Garlasco, la vicenda giudiziaria che da oltre diciotto anni continua a suscitare interesse e dibattito. Le indagini relative all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, sono state riaperte, questa volta puntando l’attenzione sull’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, che aveva archiviato le indagini a carico di Andrea Sempio. Venditti è ora indagato per corruzione e l’ipotesi di somme di denaro, di cui i “pizzini” sarebbero testimonianza, complica ulteriormente il quadro investigativo.

Le dichiarazioni dell’avvocato Lovati: cifre e contraddizioni
In diretta televisiva, l’avvocato Massimo Lovati ha ribadito che le accuse contro il suo assistito mancherebbero di fondamento concreto, pur confermando l’esistenza di un secondo biglietto oltre a quello già noto. Secondo Lovati, le cifre annotate – “di 20 o 30 euro” – sarebbero riferite dal padre di Sempio come spese legali e non rappresenterebbero alcuna mazzetta. Tuttavia, lo stesso legale ha poi precisato che, sommando gli importi riportati, si arriverebbe a “35mila o 43mila euro”, le cifre menzionate nelle recenti ricostruzioni giornalistiche come oggetto di corruzione. Questa apparente discrepanza ha alimentato ulteriori dubbi tra gli osservatori.
Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, sulle cifre riportate sul pizzino trovato in casa #Sempio.#drittoerovescio #Garlasco pic.twitter.com/8dxR4tHQrp
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) October 2, 2025
Un dibattito che divide: giustizia, media e opinione pubblica
Il confronto televisivo ha evidenziato la complessità e la delicatezza della vicenda, che continua a dividere l’opinione pubblica. Le nuove indagini rappresentano uno spartiacque potenzialmente decisivo per la storia processuale del delitto di Garlasco, introducendo l’ipotesi di una corruzione in atti giudiziari legata alla prima archiviazione, uno scenario di grande rilevanza nel panorama giudiziario nazionale.
La trasmissione di Dritto e Rovescio è stata definita tra le più tese dell’ultimo periodo. L’intervento di Del Debbio ha acceso il dibattito, alimentando sia critiche che consensi tra chi reclama maggiore chiarezza e trasparenza nelle indagini. Il caso Garlasco si conferma così non solo come una complessa vicenda giudiziaria, ma come un tema di discussione che coinvolge profondamente l’intero Paese.
Il ruolo dei media nella cronaca giudiziaria
In attesa che le inchieste della Procura proseguano, la vicenda resta al centro dell’attenzione pubblica, con nuovi sviluppi che trovano spazio immediato nel dibattito televisivo. Ancora una volta, la televisione si afferma come luogo privilegiato in cui la cronaca giudiziaria si trasforma in discussione collettiva, riflettendo il delicato equilibrio tra giustizia e spettacolo mediatico.