“Via col vento” ha creato qualche problema a Bruno Vespa (e a “Porta a Porta”
La sigla di “Via col vento” recentemente ha creato qualche “problemino” a Bruno Vespa. Per i cento anni del servizio pubblico lo storico programma non è stato inserito nel video della serata celebrativa. E ne è venuto fuori un vero caso: il conduttore si era infatti offeso per non essere stato menzionato e aveva abbandonato stizzito la cerimonia. In realtà, come ha spiegato poi l’azienda, nessuno voleva recare offesa a Vespa: la mancanza del riferimento a “Porta a Porta” era dovuta ad una banalissima questione di diritti d’autore. (continua a leggere dopo le foto)
Il talk va in onda dal 1996 (sempre con la stessa colonna sonora)
”La scaletta musicale proposta in occasione della serata evento per i 100 anni del Servizio Pubblico è stata decisa e programmata dai responsabili artistici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sulle partiture delle sigle relative ai medley eseguiti e ai brani classici scelti”, ha spiegato in nota la Rai mettendo un freno alle polemiche. ”La scelta artistica della OSN si è ovviamente indirizzata, nel limitato tempo a disposizione, verso arrangiamenti e partiture esenti da diritti o composte appositamente per Rai e delle quali Rai detiene i diritti. A corredo delle scelte musicali presentate ieri nella bellissima esibizione della OSN della Rai sono state proiettate le immagini dei programmi interessati dall’esecuzione musicale”, concludeva il comunicato. Chiarimenti che Bruno Vespa ha apprezzato: non c’è stato nessun boicottaggio nei confronti della terza Camera dello Stato, come è stata definita la trasmissione. E al conduttore 80enne non è rimasto che accogliere l’omissione con lo stesso spirito dell’indomita Rossella O’Hara, che chiude il pluripremiato film con l’iconica battuta «Dopotutto domani è un altro giorno».