Il famoso attore e regista Giancarlo Giannini è stato ospite nella puntata di “Ti sento“, programma in onda in seconda serata su Rai 2 e condotto da Pierluigi Diaco. L’attore ha concesso una lunga intervista, nella quale ha parlato a 360° della sua vita e della sua carriera. Giannini ha ricordato anche la morte del figlio Lorenzo, che aveva appena 20 anni. “Vedere morire un figlio è una cosa terribile“, ha esclamato in studio l’attore. Le sue parole hanno emozionato il pubblico. (Continua dopo la foto…)
Tutto sulla trasmissione “Ti sento” di Pierluigi Diaco
“Ti sento” è un programma televisivo, in onda dal 19 gennaio 2021 su Rai 2 in seconda serata. La trasmissione è condotta da Pierluigi Diaco, famoso giornalista e conduttore televisivo e radiofonico. Diaco cura anche i testi di “Ti sento” insieme a Filippo Mauceri e Maurizio Gianotti, che sono stati anche autori di “Io e te”, altra trasmissione condotta da Diaco.
In ogni puntata, il conduttore intervista uno o più ospiti e il filo conduttore delle interviste sono i suoni, con cui Diaco cerca di entrare nel mondo interiore degli ospiti. Ospite fisso del programma l’illustratore Gek Tessaro che, disegnando sull’acqua, riempie i video-wall dello studio del Teatro delle Vittorie di Roma.
Il programma è giunto alla terza edizione e dal 28 giugno 2021 va in onda anche su Rai Radio 2. (Continua dopo la foto…)
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“Ti sento”, Giancarlo Giannini ricorda la morte del figlio
Giancarlo Giannini è stato ospite della trasmissione “Ti sento“, condotta da Pierluigi Diaco in seconda serata su Rai 2. L’attore ha parlato della sua vita e della sua carriera, toccando anche un argomento molto delicato: la morte del figlio. Lorenzo aveva solo 20 anni quando è scomparso per un’aneurisma. A distanza di molti anni, il ricordo è ancora vivo nella mente del famoso attore: “Vedere morire un figlio è una cosa terribile… Mi ricordo che dissi ‘sta meglio lui di noi’, perché ci credo”.
Giannini poi si lascia andare al racconto: “Ero a Milano a fare un film con Gassmann quando è arrivata la chiamata. Ho preso immediatamente un aereo e mi sono subito reso conto che non c’era più niente da fare. Io sono una persone credente, prego tutte le notti ma le domande restano. Perché lui e non io? Ma la risposta non c’è: bisogna credere al mistero. Al senso. Noi essere umani siamo meravigliosi ma anche qualcosa di piccolissimo“.