Le parole del critico
Sul Corriere della Sera, come riportato da Dagospia, Aldo Grasso ha demolito il nuovo programma di Chiambretti su Rai 3. Il giornalista ha scritto: “Ci vuole dell’ingegno per non riuscire a fare un programma con dei fuoriclasse come Edoardo Camurri, Costantino della Gherardesca, Enrico Mentana. Sì, perché «Donne sull’orlo di una crisi di nervi» non è un programma, ma un accumulo di interviste, di trovate, di numeri imbarazzanti (Rai3). […] Non c’è un’idea portante. Da anni, Piero Chiambretti ripete la stessa formula con esiti poco fortunati, tanto che persino Pier Silvio Berlusconi (il legame fra i due sembrava inossidabile), l’ha abbandonato al suo destino. A Mediaset i conti li sanno fare”. (Continua a leggere dopo le foto)

Poi Aldo Grasso ha scritto: “Resta il mistero del perché la Rai lo abbia chiamato. Chiambretti funzionava (così sciogliamo anche il dubbio delle recensioni favorevoli che un tempo gli venivano riservate) quando c’era qualcuno in grado di guidarlo (Angelo Guglielmi, Bruno Voglino su tutti), di indirizzarlo. Parlo di «Complimenti per la trasmissione» (1988), «Il Portalettere» (1992), «Il Laureato» (1994). Poi non ne ha più imbroccata una: ha pensato che fosse sufficiente invitare persone, le più disparate e soprattutto le più disperate per attrarre l’attenzione del pubblico. Adesso, in Rai, si muove sotto la guida di Marcello Ciannamea! […] Chiambretti è uomo da strada non da studio, lo ripeto da anni. Le sue interviste migliori sono quelle fatte in condizioni di precarietà; nella quiete dello studio vuole mostrarsi compiacente, amicale, un po’ trombone con il risultato di rendere antipatica persino Sofia Goggia. Con ascolti fiacchi, Chiambretti recita ormai parti da comprimario nelle repliche del Tempo: il sipario è tarmato, attraverso i suoi buchi non si vedono che svigoriti fantasmi”.