
Roberta Bruzzone via da “Ore14”: tutta la verità sull’addio – Alcuni mesi restano impressi nella memoria televisiva, segnando profondamente il racconto collettivo di un programma. È proprio questo il caso dell’allontanamento di Roberta Bruzzone da Ore14, un episodio che ha generato un acceso dibattito tra addetti ai lavori e pubblico. La vicenda, sviluppatasi tra tensioni in diretta e dichiarazioni social, ora si arricchisce di nuovi elementi che chiariscono i motivi di una frattura apparentemente insanabile.

Roberta Bruzzone via da “Ore14”: tutta la verità sull’addio
Tutto è iniziato con un acceso confronto tra la criminologa e Milo Infante, conduttore della trasmissione di Rai2. A questo episodio si è aggiunta la successiva assenza improvvisa di Bruzzone nell’edizione serale del programma, un’assenza che ha subito fatto discutere. A rendere ancora più evidente la distanza tra le parti è stato un post pubblicato dalla stessa Bruzzone sui social, dove lasciava intendere la volontà di chiudere la collaborazione con Ore14. Secondo quanto trapelato da fonti interne alla redazione, il nodo centrale dello scontro sarebbe da ricondurre a un aut-aut imposto dalla criminologa. Bruzzone avrebbe richiesto che venisse rivista la partecipazione di Umberto Brindani, direttore di Gente e presenza fissa tra gli ospiti. Una richiesta giudicata inaccettabile dalla produzione, la quale ha considerato tale atteggiamento come un tentativo di influenzare le scelte editoriali della trasmissione.


La gestione del caso Garlasco e le tensioni interne
Un ulteriore elemento di attrito riguarda la gestione del caso Garlasco all’interno di Ore14. Diverse fonti confermano che Bruzzone avrebbe espresso la volontà di non trattare più l’argomento durante la trasmissione. Questo orientamento ha generato immediata tensione nella redazione, dove si è diffusa la convinzione che “una trasmissione non è un taxi su cui una persona decide di cosa e con chi parlare”. La criminologa avrebbe inoltre suggerito che il caso Garlasco venisse affrontato solo nella fascia pomeridiana, evitando così la sovrapposizione con Brindani, con il quale risultano essere in corso contenziosi legali. Tale proposta è stata respinta dalla produzione, che ha ribadito la necessità di mantenere autonomia nelle scelte editoriali e di non lasciare spazio a richieste che potessero limitare la libertà della redazione.
L’esito di questi confronti è stato la decisione di invitare nuovamente Bruzzone solo qualora il programma non avesse più affrontato il tema Garlasco. Una soluzione che, nei fatti, ha sancito una distanza ormai difficilmente colmabile tra le parti. La posizione della criminologa sembra così orientata verso una progressiva autonomia professionale, mentre la redazione di Ore14 appare ferma nel voler difendere la propria indipendenza organizzativa e tematica.
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