Francesca Albanese e il suo ruolo all’ONU
Francesca Albanese ricopre dal 2022 l’incarico di Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati. Il suo compito consiste nel monitorare violazioni, redigere rapporti ufficiali e formulare raccomandazioni agli Stati membri. Tuttavia, la sua figura è stata più volte oggetto di controversie politiche: diversi governi, tra cui quello israeliano, l’hanno accusata di parzialità.
La funzionaria, dal canto suo, ha sempre difeso la propria indipendenza e la legittimità del suo operato, sostenendo di agire “nell’interesse del diritto internazionale e dei civili palestinesi”. Fino a questo momento, la Albanese non ha commentato le parole di Salvini, ma fonti vicine all’ONU lasciano intendere che non intenda cedere alle pressioni politiche italiane.
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“Se Francesca Albanese avesse dignità, si dimetterebbe stasera stessa dall’incarico all’ONU”
— 4 di sera (@4disera) December 9, 2025
Matteo Salvini a #4disera pic.twitter.com/TWtTfcdBkk
Un dibattito che divide politica e opinione pubblica
Il caso Albanese ha polarizzato il dibattito pubblico. Da un lato, chi difende la libertà di espressione e l’autonomia delle istituzioni internazionali; dall’altro, chi ritiene che rappresentanti italiani in organismi globali debbano mantenere una linea coerente con quella del Paese di appartenenza.
Sui social, le dichiarazioni di Salvini hanno generato migliaia di commenti nel giro di poche ore. Alcuni utenti hanno appoggiato la richiesta di dimissioni, definendo “inaccettabili” le posizioni della relatrice; altri, invece, hanno accusato il leader leghista di “strumentalizzare politicamente un incarico tecnico”.