Le dichiarazioni di Lovati e la reazione dello studio
Da questo punto in poi, il confronto si è ulteriormente inasprito. Lovati ha manifestato fastidio sia per la sostanza delle domande che per il modo in cui venivano poste, sostenendo che si stava creando una nuova narrazione sbilanciata. L’avvocato ha dichiarato che il dibattito mediatico perderà rilevanza “non appena verrà resa pubblica la conferma che quel dna non appartiene ad Andrea Sempio”. Lovati ha anche criticato la trattazione di aspetti tecnici, affermando che vengono spesso affrontati “senza cognizione di causa” e accusando la trasmissione di alimentare un clima “suggestivo e fuorviante”. Ha ribadito che la verifica finale sul DNA, a suo avviso, dimostrerà la non riconducibilità dei reperti ad Andrea Sempio, ponendo così fine allo “spettacolo mediatico” intorno al caso. Gli altri ospiti hanno espresso perplessità di fronte a questa posizione, che l’avvocato ha però presentato come una certezza.
#Garlasco, ecco cosa pensa Lovati sulle nuove analisi del DNA#Mattino5 pic.twitter.com/i2PIipUzLJ
— Mattino5 (@mattino5) December 1, 2025
Accuse e richieste di chiarimenti sulle procedure di analisi
L’avvocato ha poi rivolto domande specifiche a Fabbri e Linarello, chiedendo chiarimenti su tre oggetti dai quali non sarebbe stato ottenuto alcun profilo genetico. Il genetista ha risposto dettagliando le procedure adottate, spiegando che non sempre è possibile ricavare un profilo utile da ogni singolo reperto, ma la risposta non ha placato i dubbi di Lovati, che ha continuato a insistere sulle sue richieste di trasparenza. Nel tentativo di ristabilire l’ordine, la conduttrice ha affermato: “A me sembra una polemica di lana caprina, posso dirlo Lovati?”. L’avvocato, già visibilmente contrariato, ha concluso: “Le indagini di DNA del professor Linarello non sono genuine, ecco perché lo dico”. Le sue parole hanno segnato la chiusura di una puntata che doveva fare chiarezza, ma che ha invece lasciato in sospeso numerosi interrogativi e un clima di forte tensione.
