Un cast corale per un’epopea familiare
Accanto a Serena Rossi, un cast di volti amati dal pubblico televisivo: Simone Liberati, Federico Cesari, Benedetta Cimatti, Luca Di Sessa, Samuele Teneggi, Irene Girotti, Beatrice Lotti e Cosima Centurioni saranno gli otto figli di Olga. Nel ruolo del marito Antonio Panini, scomparso prematuramente, ci sarà Edoardo Pesce, che restituisce intensità e realismo a un personaggio chiave, simbolo del sacrificio di una generazione. Le riprese, sostenute dalla Emilia-Romagna Film Commission, dal Comune di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio, coinvolgeranno l’intera città, che nella fiction diventa un vero personaggio: Modena come culla del sogno italiano, laboratorio di idee, solidarietà e creatività.


Dall’edicola alla leggenda: la nascita delle figurine
Il racconto abbraccia un trentennio, dai primi anni Quaranta fino al 1970, anno dei Mondiali di calcio in Messico che segna la consacrazione internazionale delle figurine Panini. È allora che due dei figli di Olga, Benito e Giuseppe, lanciano la prima raccolta dedicata ai calciatori italiani, trasformando un gioco in un rito collettivo. Il successo arriva travolgente: i bambini scambiano figurine nei cortili, gli adulti si emozionano davanti ai volti dei propri idoli, e l’azienda Panini diventa un marchio di fantasia e orgoglio nazionale. Ma la fiction, oltre al mito, racconta la fatica, la dedizione, la disciplina di chi ha costruito tutto da zero.
“La famiglia Panini” non è solo il racconto di un’impresa. È una storia di resilienza, coraggio e passione, la fotografia di un’Italia che credeva ancora nel lavoro e nella creatività. Serena Rossi presta corpo e anima a un personaggio femminile che incarna la rinascita di un Paese attraverso la forza delle donne. La fiction arriverà con ogni probabilità nella stagione televisiva 2026-2027 su Rai 1 e su RaiPlay. Un viaggio nel tempo che promette di emozionare chi da bambino cercava “l’ultima figurina mancante” e di far scoprire alle nuove generazioni la magia di un sogno nato da un’edicola e diventato patrimonio nazionale.