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“The Couple”, Irma Testa attacca Angela Carini: parole pesanti

Irma Testa affonda: “Angela ha fatto la vittima ed è stata vergognosa”

Se la tensione era già palpabile, le dichiarazioni di Irma Testa gettano ulteriore benzina sul fuoco. La pugile non usa giri di parole: “Non è la persona che sembra ora. Vergognosa lei e la situazione”. Parole dure, che mostrano un malessere profondo e un senso di tradimento. Per Irma, quello di Carini non è stato solo un comportamento scorretto, ma un vero attacco alla dignità del gruppo.

Testa rincara la dose: “Avrei combattuto fino alla fine… anche se di fronte a te c’è Mike Tyson, devi farlo”. La metafora è eloquente e colpisce al cuore del concetto di orgoglio sportivo. “Quando passi attraverso le sedici corde è questione di rispetto verso se stessi e l’intero movimento”, aggiunge. Il messaggio è chiaro: la boxe, come la vita, richiede coerenza, e ogni scelta ha conseguenze non solo personali ma anche collettive.

Il punto più spinoso? Il distacco volontario della Carini dal gruppo: “Siamo arrivate in cinque in stanza a Parigi, ma lei si è fatta cambiare stanza dopo due secondi”. Un gesto che, secondo Testa, ha segnato l’inizio di una frattura: “Troppo superiore per stare con noi?”.

La Nazionale non perdona

Nel cuore delle dichiarazioni di Irma Testa, emerge un senso profondo di appartenenza a qualcosa di più di un semplice team: una famiglia. “Noi della nazionale siamo sempre stati una famiglia, nel bene e nel male”, afferma, sottolineando un valore che, a suo dire, Carini non avrebbe mai compreso fino in fondo. Il riferimento è all’unica occasione in cui Angela ha chiesto aiuto: “Per farsi fare la valigia, perché troppo stanca dalle interviste”. Un gesto vissuto con amarezza da chi, fino a quel momento, si era sentito ignorato.

Testa non nasconde la delusione: “Ti avremmo anche aiutato e forse, se tu fossi stata più tempo con noi, ti avremmo evitato la brutta figura che hai fatto tu e hai fatto fare a tutta l’Italia in mondovisione”. Una frase che pesa come un gancio ben assestato, e che riassume il senso di tradimento provato da chi ha condiviso sacrifici, allenamenti, tensioni. “Se tu ne avessi fatto parte veramente, sapresti che i panni sporchi si lavano in famiglia”, conclude. Un monito che suona quasi come un’ultima campana in un ring ormai vuoto, ma con l’eco ancora fortissima dei colpi inferti.

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