Ranucci, le frizioni con la Rai e l’ipotesi di un addio anticipato
Il possibile trasferimento di Ranucci da viale Mazzini a La7 è favorito anche dal clima di crescente ostilità che si respira in Rai. Dopo tagli alle puntate, spostamenti di palinsesto, nomine di controllo e persino provvedimenti disciplinari, Report è diventato un programma scomodo per la governance attuale, sempre più vicina a Palazzo Chigi.
L’ultima beffa è rappresentata dalla partenza posticipata al 2 novembre, nel giorno dei morti, decisa dai dirigenti Stefano Coletta e Maurizio Imbriale. Un segnale inequivocabile del desiderio di spostare Report ai margini, se non rimuoverlo del tutto dal servizio pubblico.
In questo contesto, l’approdo di Ranucci a La7 potrebbe realizzarsi anche prima del previsto, rappresentando un cambio di passo strategico per l’emittente e per l’intero panorama informativo italiano.
Il nuovo corso di Urbano Cairo tra informazione e identità politica
L’operazione orchestrata da Urbano Cairo punta a rilanciare i suoi media con un’identità editoriale più marcata, attenta all’inchiesta, alla trasparenza e al pluralismo. Una mossa che risponde alla domanda, sempre più pressante, di un’informazione indipendente in grado di bilanciare il crescente allineamento di alcune testate e trasmissioni alle linee del governo.
Sarà ora da capire se e quando il progetto andrà in porto. Ma la campagna d’autunno, almeno per Cairo, è già iniziata.