“Whitney Houston – La voce diventata leggenda”: stasera su Rai 1 il film
L’11 febbraio 2012, Whitney Houston veniva trovata senza vita in una stanza d’hotel a Beverly Hills, a soli 48 anni. La causa della morte: annegamento accidentale nella vasca da bagno, aggravato da un mix di droghe e aterosclerosi. Al suo attivo aveva oltre 200 milioni tra album e singoli venduti, 6 Grammy e 22 American Music Awards. La sua vita, lo dicevamo, è stata un lungo palcoscenico, fin dall’adolescenza: successi clamorosi come Greatest Love of All (1986), I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me) (1987) e I Will Always Love You (1992) — cover del brano di Dolly Parton e colonna sonora del film Guardia del corpo, dove recitava al fianco di Kevin Costner, hanno scolpito il suo nome nella storia della musica pop. (continua a leggere dopo le foto)

Fu trovata morta nella vasca da bagno
La vita pubblica e quella privata di Whitney Houston correvano su binari sempre più divergenti. L’immagine da “brava ragazza” costruita con cura negli anni Ottanta cominciò a sgretolarsi alla fine dei ’90, travolta da problemi di droga, un matrimonio turbolento e poi naufragato con il cantante R&B Bobby Brown (da cui nacque la figlia Bobbi Kristina) e persino una causa legale intentata dal padre, John Houston, che la accusava di non averlo pagato per il suo ruolo da manager. La sua ultima apparizione pubblica risale al 9 febbraio 2012, a Hollywood. Due giorni dopo avrebbe dovuto partecipare a un evento collegato ai Grammy Awards al Beverly Hilton Hotel, dove alloggiava. Non si presentò mai. Fu trovata morta nella vasca da bagno della sua suite.