La vita di Pascoli attraverso gli occhi di Mariù
Il racconto televisivo sceglie un punto di vista preciso: quello di Mariù, la sorella che resterà accanto a Giovanni fino alla fine. Attraverso i suoi ricordi prende forma una biografia familiare e poetica:
- l’assassinio del padre Ruggero, evento che segna l’infanzia del poeta;
- la giovinezza difficile, tra povertà e precarietà;
- l’impegno politico e la complessa relazione con Giosuè Carducci;
- il ritorno alle sorelle dopo la laurea, con dinamiche intime e tensioni familiari.
Ida, più indipendente, sceglie di separarsi dal fratello per inseguire una vita propria, mentre Giovanni, pur celebrato e famoso, resta segnato da un’infelicità di fondo. Si rifugia con Mariù a Castelvecchio, in quella casa che diventa rifugio e prigione insieme.

Tra storia e poesia
Il film non rinuncia a suggestioni poetiche. Il treno che accompagna la salma di Pascoli verso la sepoltura diventa un viaggio quasi surreale: lungo il percorso compaiono apparizioni misteriose, immagini che sembrano uscire direttamente dai suoi versi più celebri. Un modo per restituire la dimensione onirica e simbolica della sua poesia, intrecciando storia personale e immaginario collettivo. Dopo l’anteprima veneziana, Zvanì – Il romanzo familiare di Giovanni Pascoli sarà nelle sale cinematografiche dal 2 ottobre e successivamente arriverà in prima serata su Rai 1, con l’obiettivo di far riscoprire al grande pubblico la figura di un poeta che ha segnato la cultura italiana tra Ottocento e Novecento.