“Tra una settimana ci sarà un’escalation di contagi”: così Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e consigliere del generale Paolo Figliuolo. Rasi dichiara che è necessario prendere provvedimenti per contrastare la diffusione del Covid-19: “Il virus colpisce la stragrande maggioranza di non vaccinati“. Quali potrebbero essere i provvedimenti adottati dallo Stato per contrastare la diffusione del virus? (Continua dopo la foto…)
Covid-19, “tra una settimana escalation di contagi”
Il COVID-19, conosciuta anche come malattia da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2. I primi casi sono stati riscontrati in Cina e da lì si è poi diffuso a macchia d’olio in tutto il mondo, causando centinaia di migliaia di morti oltre a miliardi di contagiati.
Il virus colpisce principalmente il tratto respiratorio superiore e inferiore, ma può provocare anche sintomi che riguardano tutti gli organi e apparati. In oltre la metà dei casi, inoltre, l’infezione decorre in maniera del tutto asintomatica. In ogni caso, i sintomi simil-influenzali più frequenti sono: febbre, tosse, cefalea (mal di testa), dispnea (respiro corto), artralgie e mialgie (dolore ad articolazioni e ai muscoli), astenia (stanchezza) e disturbi gastrointestinali quali la diarrea; sintomi caratteristici della patologia COVID-19 invece sono l’anosmia (perdita dell’olfatto) e l’ageusia (perdita del gusto). Nei casi più gravi può verificarsi una polmonite, una sindrome da distress respiratorio acuto, sepsi e uno shock settico.
Per contrastare la diffusione del virus, le varie case farmaceutiche hanno messo a punto un vaccino. Al momento, il più utilizzato sembra essere quello prodotto da Pfizer e Moderna. Il vaccino sembra aver rallentato il corso del virus, ma non tutti ancora sono vaccinati. Anche in Italia non abbiamo ancora raggiunto l’immunità di gregge e per questo motivo il virus circola ancora nel nostro paese.
Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e consigliere del generale Figluolo, in un’intervista a Il Giornale ha dichiarato: “Tra una settimana ci sarà un’escalation di contagi. È necessario prendere provvedimenti“. Rasi ha poi spiegato che il virus attecchisce nella stragrande maggioranza dei non vaccinati, dunque bisognerebbe restringere le maglie a tutte quelle persone che non hanno ancora somministrato il vaccino. Ma quali sono i provvedimenti che potrebbero essere attuati nelle prossime settimane? (Continua dopo la foto…)
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I provvedimenti in arrivo
Guido Rasi nell’intervista a Il Giornale ha spiegato che è necessario prendere provvedimenti per contrastare la diffusione del virus. “Vanno identificati i focolai e se nascono nei luoghi di lavoro si devono restringere le maglie attorno ai non vaccinati”, ha spiegato. L’ipotesi al vaglio, dunque, è quella di un’apertura al lockdown per non vaccinati, sul modello dell’Austria: “L’esperienza dell’Austria va valutata e anche imitata se la situazione dovesse peggiorare”.