Questa mattina la Russia ha annunciato una tregua per aprire dei corridoi umanitari per permettere alle popolazioni civili di Mariupol e Volnovakha di allontanarsi dalle città. Ma le autorità locali hanno denunciato il mancato rispetto della tregua: l’evacuazione è stata rinviata. Le truppe russe avanzano verso la seconda centrale nucleare più grande dell’Ucraina. Nel weekend è previsto un nuovo round di negoziati. Nel frattempo, il Presidente Ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto un discoro alla Nazione, lanciando un messaggio di speranza. (Continua a leggere dopo la foto)
Guerra in Ucraina, l’annuncio di Zelensky alla nazione: le parole del presidente
Oggi 5 Marzo 2022, il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha tenuto un discorso alla Nazione lanciando un chiaro messaggio di speranza ai civili in fuga: «Sono sicuro che presto potremo dire alla nostra gente: tornate! Tornate da Polonia, Romania, Slovacchia e da tutti gli altri Paesi. Tornate perché non c’è più alcuna minaccia». Poi ha aggiunto: «Oggi è sabato ma non vuol dire nulla. Il nostro Paese non conosce più weekend. Non importa più quale ora indica l’orologio o quale giorno il calendario. E sarà così fino a che non vinceremo». Nel frattempo l’accordo tra Russia e Ucraina sull’evacuazione dei civili dalle città assediate di Mariupol e Volnovakha è fallito, poiché Kiev ha accusato Mosca di aver violato il cessate il fuoco concordato e di aver ripreso i suoi attacchi alle aree residenziali. Le autorità locali di Mariupol hanno invitato i residenti che erano in attesa di evacuare la città a rientrare nei rifugi, mentre sono ancora in corso le trattative con la Russia per avviare l’evacuazione lungo i corridoi umanitari. (Continua a leggere dopo la foto)
Ucciso membro delegazione Kiev: era una spia
Denys Kireev, uno dei membri della delegazione ucraina che ha partecipato al primo round di negoziati con la Russia a Gomel, in Bielorussa, è stato ucciso durante un’operazione dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu) perché ritenuto una spia. La notizia è stata riportata dal deputato Oleksiy Goncharenko sul suo canale Telegram. Secondo il deputato, i servizi avevano prove chiare del suo tradimento, incluse alcune telefonata.