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Guerra Ucraina-Russia, duro sfogo di Cacciari: cos’è successo

Il famoso filosofo e politico nonché ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, si è lasciato andare ad un duro sfogo nel corso di un’intervista. L’argomento ovviamente è legato alla guerra tra Russia e Ucraina, attualmente in corso. Cacciari ha esclamato: “È un orrore“. In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli cos’è successo. (Continua dopo la foto…)

La vicenda

All’Università Bicocca avrebbe dovuto esserci una lezione Dostoevskij tenuta dallo scrittore Paolo Nori. Quest’ultimo, durante una diretta su Instagram, ha dichiarato di aver ricevuto una lettera dell’Università in cui veniva annunciata la cancellazione di questo corso aperto e gratuito. Tale decisione è stata definita dallo scrittore “ridicola e incredibile”. La motivazione dell’Università Bicocca è stata quella di “evitare ogni forma di polemica, soprattutto interna, in quanto momento di forte tensione”.

La decisione dell’Università ha generato un mare di polemiche. Per questo motivo, la Bicocca ha dovuto rivedere la propria posizione: il corso su Dostoevskij di Paolo Nori si farà. È stata proprio l’Università a renderlo noto: “L’ateneo è aperto al dialogo e all’ascolto anche in questo periodo molto difficile che ci vede sgomenti di fronte all’escalation del conflitto”. (Continua dopo la foto…)

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Le parole di Cacciari

Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari. Nel corso di un’intervista rilasciata all’AdnKronos, il filosofo e accademico ha dichiarato: “È una cosa dell’altro mondo sospendere un corso su Dostoevskij dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. Ma siamo impazziti?! Non posso crederci, è inaudito, la mia solidarietà a Paolo Nori. Neanche nella Germania degli anni Trenta probabilmente lo avrebbero sospeso. Abbiamo appena fatto un Convegno ai Lincei su Dostoevskij, ho appena finito di scrivere un saggio sugli atti di questo convegno. È folle che si vergognino. Fa venire i brividi dall’orrore, una cosa da impazzire. Bisognerebbe moltiplicarli i corsi su Dostoevskij, su Tolstòj, sui Grandi Russi”.

Cacciari poi conclude: “Questo dimostra ormai in che clima viviamo: un clima di caccia alle streghe a 360 gradi. Siamo un Paese che sta portando il cervello all’ammasso. […] di tutta l’erba un fascio, Russia di Putin con dentro Dostoevskij. Poi Tolstoj? Chi sarà il prossimo? Tutto insieme, facciamo un bel grumo da una parte e dall’altra”.

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