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Guerra in Ucraina, Putin vorrebbe Mario Draghi come mediatore: il retroscena

La guerra in Ucraina continua. Solo una settimana fa il presidente russo Vladimir Putin incaricava le sue truppe di invadere il paese ostile. L’Ucraina nel frattempo resiste sotto i colpi dell’artiglieria russa. L’esercito, però, è allo stremo, oltre ad avere il numero di soldati contato rispetto all’enorme potenza russa. Oggi si terrà il secondo round dei negoziati tra i due paesi in Bielorussia. Intanto, però, spunta fuori un’incredibile retroscena: il presidente russo avrebbe voluto il premier Mario Draghi come mediatore per la guerra in Ucraina. (Continua dopo la foto…)

Il conflitto russo-ucraino

Le ostilità tra Russia e Ucraina sono iniziate nel febbraio 2014, quando gruppi di soldati russi hanno preso il controllo di una serie di posizioni strategiche ed infrastrutture in Crimea. In seguito è stato indetto un referendum per riconoscere la Crimea all’interno della Federazione russa. Il referendum è stato molto contestato. Lo status della Crimea è uno dei principali motivi di scontro tra Russia e Ucraina insieme allo status della regione del Donbass e la possibile adesione dell’Ucraina alla NATO.

Nell’aprile 2014 ci sono state una serie di proteste pubbliche pro-Russia nell’area del Donbass, sfociate poi in una guerra tra governo ucraino e separatisti russi. Al termine di queste proteste si sono formate due repubbliche popolari indipendenti, Doneck e Lugansk.

Ed infine, nel febbraio 2022, il conflitto russo-ucraino è arrivato ad un punto di non ritorno. Il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di invadere l’Ucraina con l’obiettivo di de-militarizzare il paese. L’armata russa ha colpito la capitale Kiev, la città di Kharkiv e i due porti strategici di Odessa e Mariupol. Putin ha circondato la nazione, colpendola da ogni punto. L’azione dell’armata russa è stata ovviamente condannata dalla Nato. Sono state inasprite le sanzioni nei confronti della Russia, ma di contro Putin ha avvertito i suoi “nemici” di non intervenire altrimenti potrebbero esserci “conseguenze mai viste finora”. Egli ha messo inoltre in stato di allerta la forza di dissuasione russa. L’incubo della guerra atomica incombe sul mondo. Le conseguenze potrebbero essere molto gravi. (Continua dopo la foto…)

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Guerra in Ucraina, Vladimir Putin vorrebbe Mario Draghi come mediatore

Spunta un clamoroso retroscena sulla guerra in Ucraina. Secondo il noto portale Dagospia, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe voluto Mario Draghi come mediatore. Il motivo? Draghi non è un politico e ha un indiscusso prestigio internazionale. Il presidente del Consiglio italiano era atteso a Mosca per un incontro diplomatico, ma le resistenze americane e la ritrosia di Draghi a sobbarcarsi un ruolo così delicato hanno costretto il premier a declinare l’invito.

Nel frattempo, anche la Cina sta cercando di ricucire i rapporti tra il presidente russo e quello ucraino. In questo caso però sarebbe Putin a non volere una mediazione cinese. Xi Jinping sta infatti giocando più partite: prima si è astenuto all’Onu e poi si è rifiutato di condannare l’aggressione all’Ucraina. Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha detto inoltre di “comprendere le legittime preoccupazioni della Russia sulla sicurezza”, ma ha precisato che “la mentalità da Guerra Fredda dovrebbe essere del tutto abbandonata a favore del dialogo e la negoziazione”, chiedendo il “rispetto della sovranità e dell’integrità dell’Ucraina” e deplorando lo scoppio del conflitto.

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