La guerra tra Russia e Ucraina è giunta al tredicesimo giorno. I colloqui tra Kiev e Mosca, ripresi ieri 7 Marzo 2022, per ora non stando dando i frutti sperati. Le condizioni di Mosca sono inaccettabili per Kiev, ma nonostante tutti i negoziati andranno avanti. Mosca avrebbe perso centinaia di mezzi e circa 11 mila soldati. Nella notte nuovi attacchi a Odessa, porto strategico sul Mar Nero. Per quanto riguarda le vittime in Ucraina sono centinaia tra i civili, mentre gli sfollati sono oltre 1,7 milioni. A Mariupol non c’è acqua né elettricità. Nel frattempo, il Presidente ucraino, Zelensky è tornato a parlare al suo popolo. (C0ntinua a leggere dopo la foto)
Guerra Russia-Ucraina, Zelensky annuncio sconvolgente in diretta: cosa sta succedendo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è apparso in queste ore in video all’interno del suo ufficio a Kiev: è la prima volta dal 24 febbraio 2022, il giorno dell’inizio dell’invasione russa. Con tono fermo e risoluto ha ammesso: «Resto a Kiev. Nel mio ufficio. Non mi nascondo. E non ho paura di nessuno». Inoltre, nella notte ha richiamato in patria i soldati ucraini dislocati nelle forze di peacekeeping per “contribuire allo sforzo bellico”. Zelensky ha parlato anche della resistenza in corso nel sud dell’Ucraina: «Abbiamo creato un incubo per la Russia. Non abbiamo paura dei carri armati e dei fucili. […] Non lasceremo tracce del nemico, renderemo le nostre città devastate dal nemico migliori di qualsiasi città russa». Poi durante un’intervista televisiva alla ABC ha ammesso: «Questo conflitto non finirà così, scatenerà la guerra mondiale. Tutti coloro che sono venuti sulla nostra terra, tutti coloro che hanno dato gli ordini…sono tutti criminali di guerra». (Continua dopo la foto)
Le sue parole su Facebook durante la Domenica del Perdono
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla nazione in occasione della Domenica del Perdono pubblicato su Facebook ha dichiarato: «Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra. Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba. Oggi è la Domenica del Perdono. Ma non perdoneremo centinaia e centinaia di vittime. Migliaia e migliaia di sofferenze. E Dio non perdonerà. Non oggi. Non domani. Mai. E invece del Perdono, ci sarà un Giorno del Giudizio. Non perdoneremo le case distrutte. Non perdoneremo il missile che la nostra difesa aerea ha abbattuto su Okhmatdyt. E più di cinquecento altri missili simili che hanno colpito la nostra terra. In tutta l’Ucraina…colpita la nostra gente e i nostri bambini. Non perdoneremo l’uccisione di persone disarmate. La distruzione della nostra infrastruttura».