Lutto nel mondo del calcio: è morto Giorgio Vitali, storico direttore sportivo di squadre come il Monza, l’Atalanta, il Cesena, il Genoa e il Napoli. L’uomo aveva 83 anni. Ne avrebbe compiuti 84 il prossimo 19 giugno. Alla fine degli anni ’70 provò a portare “Pablito” Rossi al Napoli, ma senza riuscirci. Nel corso della sua lunga carriera è stato anche osservatore del Milan che proprio nella giornata di ieri, 22 Maggio 2022, ha vinto lo scudetto per il campionato di Serie A 2021/22. L’annuncio della sua morte ha lasciato il popolo del mondo del calcio completamente senza parole. (Continua a leggere dopo la foto)
Mondo del calcio in lutto, è morto Giorgio Vitali: l’ex direttore sportivo aveva 83 anni
Lutto nel mondo del calcio: è morto nella notte del 22 Maggio 2022, a 83 anni, Giorgio Vitali, storico direttore sportivo italiano che ha scoperto e valorizzato tantissimi campioni della Serie A tra gli anni ’70 e ’90. Nato a Milano il 19 giugno 1940, Vitali è stato prima centrocampista nelle giovanili e poi osservatore del Milan, grazie all’ottimo rapporto con Ariedo Braida. Come uomo mercato lo ricordano bene a Napoli, dove è stato direttore sportivo chiamato da Corrado Ferlaino: gli allenatori furono Di Marzio, Vinicio e Sormani. Vitali portò nel club azzurro molti grandi giocatori, tra questi Castellini, Pellegrini e Damiani e provò anche a reclutare Paolo Rossi, che sarebbe stato poi campione ai Mondiali in Spagna dell’82, ma senza riuscirci. Vitali ha lavorato anche con Atalanta, Monza, Cesena, Parma, Torino e Genoa. (Continua a leggere dopo la foto)
Il suo rapporto con Paolo Rossi
Qualche anno fa Giorgio Vitali raccontò di aver provato a portare al Napoli Paolo Rossi, soprannominato “Pablito”, dopo essersi distinto nei Mondiali in Argentina nel ’78. Di lui, Vitali disse che era “il massimo del centravanti, moderno, spigliato, intuitivo”. Ferlaino firmò il contratto con il club, secondo il racconto di Vitali, e mancava solo la firma del giocatore per concludere l’affare, visto che il consenso anche degli atleti era diventato da poco obbligatorio. Purtroppo la firma di Rossi non arrivò mai e quello che sarebbe stato il colpo del secolo andò in fumo, lasciando l’amaro in bocca sia a Vitali che a tutti i numerosi tifosi del Napoli.