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Liliana Resinovich, finalmente Strepin racconta la verità: “Vi spiego la storia del sacco nero”

Proseguono le indagini sulla morte di Liliana Resinovich. La Procura non ha ancora capito se la donna si sia suicidata oppure se sia stata uccisa. Nel frattempo, Claudio Sterpin rompe il silenzio in merito ai sacchi della spazzatura a cui l’amico Fulvio Covalero ha fatto riferimento in un’intervista. In questo articolo vi riportiamo le sue parole. (Continua dopo la foto…)

La morte di Liliana Resinovich avvolta nel mistero

La morte di Liliana Resinovich resta avvolta nel mistero. La donna è stata trovata priva di vita nel boschetto dell’ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni. Il cadavere è stato trovato in due grandi sacchi neri e la testa avvolta in due sacchetti di nylon trasparenti. La Procura ha subito aperto un’inchiesta, ma le indagini sono ancora in alto mare. Non si sa ancora se Liliana si sia suicidata oppure se sia stata uccisa. Il ritrovamento del corpo, però, fa pensare ad un omicidio. Chi è stato? Al momento il presunto colpevole non ha ancora un’identità.

Inizialmente le indagini si sono concentrate sul marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visentin. Stando a quanto appreso, infatti, la donna avrebbe coltivato una relazione extra-coniugale con Claudio Sterpin e avrebbe voluto lasciare il marito per intraprendere una storia d’amore con lui. Il suo progetto, però, è stato stroncato sul nascere. (Continua dopo la foto…)

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Le parole di Claudio Sterpin sui sacchi neri

Durante una delle ultime puntate di “Quarto Grado”, trasmissione in onda in prima serata su Rete 4, Fulvio Covalero, amico di lunga data di Liliana Resinovich, si è lasciato andare una clamorosa confessione su Claudio Sterpin. Sembra che quest’ultimo – stando a quanto dichiarato da Covalero – abbia sempre cercato il corpo della donna in un sacco nero. Covalero ha poi aggiunto: “Un sacco dell’immondizia nero l’ho visto nella sua auto durante una delle nostre perlustrazioni. Ricordo di aver avuto i brividi quando l’ho notato nel bagagliaio”.

Finalmente Sterpin ha rotto il silenzio in merito a questa storia: “Di sicuro Liliana non si è infilata da sola in quei sacchi, non si è suicidata. Diversi giorni dopo la sua scomparsa, l’ho cercata anche con Fulvio Covalero. Ho pensato a un sacco dei rifiuti perché pareva logico. Il Carso è pieno di rifiuti abbandonati così. L’immaginario era quello, andare alla ricerca di un sacco nero. Sì, io ne ho sempre tenuto uno nel bagagliaio dell’auto, mi serve per l’immondizia, è un’abitudine da sempre, mi pare comune”.

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