Il Principe Harry avrebbe subito una vera e propria umiliazione. Sarebbe successo proprio in questi giorni, durante l’ultima veglia alla Regina Elisabetta II. A raccontarlo sarebbe stato un amico del principe. Harry sarebbe con il “cuore in frantumi”. In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli tutto quello che è successo. (Continua dopo la foto…)
Ecco cosa si porta nella tomba: Regina Elisabetta, la notizia è sconvolgente
I funerali della Regina Elisabetta II
Oggi si sono tenuti i funerali della Regina Elisabetta II, morta l’8 settembre 2022. La sovrana ha finalmente ricevuto una degna sepoltura. I funerali sono stati trasmessi in tutto il mondo. Era presente ovviamente tutta la Royal Family, ma anche politici e capi di stato. Tanta emozione per l’addio alla sovrana più longeva nella storia della monarchia britannica. Anche il figlio, nonché nuovo Re del Regno Unito, Carlo III, non è riuscito a trattenere le lacrime, infrangendo dunque il protocollo. I componenti della Royal Family sono chiamati a non far trasparire, soprattutto in pubblico, le loro emozioni, ma per un’occasione del genere si può fare uno strappo alla regola. Carlo ha ricevuto una grossa eredità dalla mamma e adesso toccherà a lui guidare questo grande regno. (Continua dopo la foto…)
Carlo III, problemi di salute per la Regina consorte Camilla: l’indiscrezione
Cos’è successo al Principe Harry
Stando a quanto riportato dal “The Times”, il Principe Harry avrebbe il “cuore in frantumi”. La confessione è stata fatta da un amico del principe. Harry è stato autorizzato ad indossare la sua uniforme militare durante la veglia dinanzi alla bara della nonna, ma il principe ha dovuto fare a meno dell’acronimo del nome della nonna, “ER”. Stando all’indiscrezione, quando il principe si sarebbe accorto della mancanza, avrebbe deciso di indossare un abito da mattina. L’amico pare abbia rivelato: “Ha il cuore in frantumi. È stata un’umiliazione. Rimuovere le iniziali della nonna è stato davvero voluto“. Harry aveva ricevuto l’autorizzazione dal padre, il nuovo Re Carlo III, ma l’assenza dell’acronimo del nome della nonna pare gli abbia fatto cambiare idea.