Dopo 132 giorni di battaglia in Ucraina, la Russia non si arrende e procede alla conquista dell’ovest. La guerra non si sta combattendo solo via terra, ma da settimane l’esercito russo avanza anche con diverse flotte marine presenti sul Mar Nero che sono pronte a colpire alcuni degli obiettivi che il Cremlino vuole conquistare. Inoltre Putin ha pronte delle pericolosissime armi, da usate nel caso in cui la situazione per il suo esercito dovesse aggravarsi.
La guerra tra Russia e Ucraina anche sul Mar Nero
Mosca ha aumentato le forze armate sul Mar Nero schierando altre tre navi e due sottomarini per mettere pressione all’Ucraina. Gli obiettivi sul Mar Nero sono gli strategici porti di Mariupol e di Odessa e ora, dopo la recente presa del Lushank, il Cremlino punta alla conquista del Donbass. Insomma l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia non sembra volersi arrestare. Inoltre i nuovi mezzi che hanno occupato il Mar Nero trasportano dei missili da crociera di ultima generazione: delle armi letali che aspettano solo il via per fare fuoco sul nemico.
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Missili Kalibr, la nuova arma di Putin
I missili trasportati da navi e sottomarini si chiamano Kalibr. La loro particolarità è che questi sono in grado di fare un percorso guidato a distanza. Le armi, infatti, possiedono un motore e delle ali che consentono di volare e cambiare la rotta con precise manovre in qualsiasi momento. La distanza che riescono a ricoprire arriva fino a 2.500 chilometri e sono grandi tanto da poter contenere ben 450 chili di esplosivo ma anche una testata nucleare. Un’arma letale insomma, soprattutto per la sua imprevedibilità: il missile può cambiare rotta in ogni momento. I Kalibr rappresentano uno dei punti di forza delle capacità offensive del Cremlino che è pronto a utilizzarli per avere la meglio in battaglia.