Mancano le merci dagli scaffali dei supermercati e scatta l’allarme in Italia, cosa sta succedendo? I prodotti non arrivano più a destinazione perché non c’è chi lo trasporta. Le imprese dell’autotrasporto sono allo stremo. “Senza aiuti non possiamo andare avanti”. Qual è il motivo?
Crisi nel trasporto merci: cosa sta succedendo
Ci sono stati alcuni blocchi spontanei nel Lazio, in Sicilia, in Molise e in Puglia e molte altre regioni italiane sono pronte a insorgere. Le piccole e medie imprese sono al collasso. La crisi riguarda il mondo dei trasporti e le conseguenze possono essere disastrose: scaffali vuoti nei supermercati e mancanza di materie prime nelle industrie di trasformazione. Solo l’inizio di una crisi disastrosa. Tutto questo perché il costo dei carburanti è insostenibile e continuerà a salire ancora. I costi per l’approvvigionamento di carburante rappresentano il 30% dei costi totali di gestione. Ci sono realtà che rischiano di non poter andare avanti con prezzi così elevati.
Il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, ha lanciato l’allarme. “La conseguenza di questi blocchi potrebbe essere molto seria: se non si trova un accordo tra i trasportatori e il governo, il pericolo è che la materia prima non arrivi più alle aziende alimentari che devono lavorarla e che, quindi, torni la paura degli scaffali vuoti nei supermercati. È necessario che i blocchi lascino passare chi trasporta i prodotti alimentari deperibili e indispensabili per alimentare le famiglie”. Insomma la situazione è grave e occorre un intervento immediato.
Un altro problema delle imprese degli autotrasporti: mancano gli autisti, ecco perché
Il rincaro dei carburanti è la goccia che potrebbe far traboccare il vaso, in un comparto già in crisi per la carenza di conducenti. Secondo le ultime stime ne mancherebbero almeno 20mila. Le imprese di trasporto merci e persone lamentano da tempo la mancanza di conducenti. Per stimolare i giovani sono stati di recente introdotte alcune agevolazioni: una di queste è prendere gratis la patente per i mezzi pesanti. La licenza ha dei costi veramente esagerati: per prendere la patente di guida E bisogna pagare tra i 6 e i 7.000 euro, con tempi che vanno tra i 10 mesi e un anno.
Ma i costi della patente non sono l’unico problema. Il mestiere in sé non è invitante. Innanzitutto è pericoloso, a causa dei numerosissimi incidenti stradali che possono verificarsi. È usurante: l’autista dei tir viene a tutti gli effetti, sfruttato. Infine, gli stipendi sono miseri. Insomma il settore ha bisogno di una rivoluzione.